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Август
2024

Disagi sulla Vicenza-Verona: ecco quando riaprirà la tratta ferroviaria

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Mancano solo tre giorni alla riapertura della linea ferroviaria Vicenza-Verona, prevista per le ore 6 di mercoledì. La linea, lunga 31 km, è chiusa dal 31 luglio. Per effetto domino, sono rimaste chiuse anche le linee Vicenza-Thiene-Schio e Vicenza-Cittadella, via Carmignano di Brenta, che si trova sul percorso Vicenza-Cittadella- Castelfranco-Paese-Treviso.

Non pochi i disagi segnalati nei giorni scorsi da chi si spostava per andare in vacanza oppure dai tanti turisti stranieri, che, una volta arrivati in Italia via Brennero o Tarvisio, si rendevano conto solo a fatto compiuto dei disagi che dovevano sopportare.

Le Ferrovie dello Stato, per informare al meglio i viaggiatori, hanno modificato del tutto l’orario temporaneo dei treni anche e specialmente quello che si legge nella stazione di Padova, che è valido dal 31 luglio sino al 21 agosto mattina. Ciò nonostante i disagi li subiscono anche i pendolari che lavorano anche nella settimana di ferragosto.

Tra i più penalizzati i padovani che devono spostarsi ogni giorno sulla linea Padova-Monselice-Rovigo-Ferrara. Per favorire il transito delle Frecce di TrenItalia e gli Italo di Ntv, provenienti da Venezia, Udine e Trieste, che, dopo Padova, vanno a Verona Porta Nuova Peschiera del Garda Brescia e Milano Centrale via Bologna Bivio Nord, sulla linea Padova-Ferrara sono stati tolti numerosi treni ad andamento lento e sostituiti con bus, in genere delle società Rigato e BusItalia.

Il 13 agosto, ad esempio, il bus sostitutivo (che non è ben indicato all’interno della stazione) è partito alle 7.01 per Rovigo. Ha impiegato per raggiungere il capoluogo del Polesine 40 minuti in più rispetto al treno. Una volta arrivato a Rovigo, è tornato a Monselice, da dove è ripartito per Ferrara con più corse sino a sera. «Mi devo svegliare 40 minuti prima - ha detto una giovane infermiera dell’ospedale di Schiavonia, tra Monselice ed Este, ma ormai mi ci sono abituata».

L’autista di Rigato, invece, ha osservato che in questi giorni di emergenza stanno viaggiando sui bus pochi utenti e che alcuni padovani ne approfittano per andare al mare ai Lidi di Comacchio con coincidenza a Ferrara.

Nel frattempo i viaggiatori che vanno a Milano perdono oltre 90 minuti per raggiungere la Città della Madonnina e quelli che si spostano con i regionali veloci sull’asse Venezia-Padova-Vicenza-Verona devono restare in treno un’ora in più per arrivare nella città di Giulietta e Romeo via Monselice, Legnago e Nogara.

Stessa storia per quelli che devono raggiungere da Padova Vicenza, dove devono utilizzare il treno sino a Grisignano di Zocco e poi proseguire in bus via Lerino-Torri di Quartesolo, naturalmente con un tempo supplementare di mezz’ora quando non ci sono altri ritardi. Ed, infine, i disagi accusati dai padovani che si devono spostare ogni giorno da Cittadella, Fontaniva, Carmignano e San Pietro in Gu verso Vicenza. Anche in questa tratta della Treviso-Vicenza si perdono minimo trenta minuti.

Da ricordare, poi, per quanto riguarda le Frecce e gli Italo che viaggiano in tutto il nord Italia, ai disagi subiti dai viaggiatori in Veneto si devono sommare anche i ritardi accumulati dai treni, che transitano sulla Roma Settebagni-Firenze e sulla Bologna Milano, dove tante Frecce vengono deviate sulla linea storica emiliana per altri lavori in corso.

Nel frattempo i lavori per realizzare l’Alta Velocità sul percorso Vicenza-Verona Porta Nuova, con 7 km di nuovo tracciato, tra San Martino Buonalbergo e Altavilla, proseguono bene. I tecnici di Iricav 2, il consorzio che ha vinto l’appalto di Rfi/Fs, fanno sapere che il tratto tra Verona e Vicenza ha già raggiunto il 46% dei lavori programmati.

Ma era proprio giusto fermare la linea a cavallo delle ferie? Il sindacalista della Uil di Padova, il segretario territoriale Massimo Zanetti, ad esempio risponde di sì: «Per me le Fs hanno fatto bene ad effettuare i lavori in questo periodo. Quasi tutte le aziende sono chiuse. Anche le scuole riaprono a settembre. Ci rimettono un po’ i turisti, ma il rapporto tra costi e benefici resta a vantaggio del migliore servizio che gli utenti riceveranno quando l’Alta Velocità Milano-Venezia raggiungerà Vicenza. Piuttosto, quando sarà ufficializzato il tracciato definitivo tra Vicenza e Padova? Doveva essere pronto già 14 mesi fa. Invece nessuno sa più niente. Chissà ancora per quanto tempo l’Av della pianura padana si fermerà a Vicenza».