Nuove incursioni ucraine in territorio russo, colpito un ponte. La Bielorussa schiera le truppe. Mosca nega trattative con Kiev
Ancora attacchi aerei dell’aviazione ucraina in territorio russo. Bersagliate le zone di confine, azioni a sostegno dell’avanzata nella regione del Kursk dove è stato un altro ponte sul fiume Seim. “Direzione Kursk. Un altro ponte in meno!”, ha scritto il tenente generale Mykola Oleshchuk su Telegram. Secondo Oleshchuk, “gli aerei dell’aeronautica continuano a privare il nemico delle capacità logistiche con attacchi aerei di precisione, il che influisce in modo significativo sul corso delle operazioni di combattimento”.
Il ponte, che si troverebbe vicino al villaggio di Zvanoe, non è chiaro se sia stato distrutto. Droni di Kiev sono stati abbattuti anche nelle regioni di Belgorod e Rostov, dove è andato in fiamme un deposito di gasolio. L’emittente statunitense Cnn, citando funzionari statunitensi, comunica che la Russia ha dirottato migliaia di soldati dai territori occupati all’interno dell’Ucraina per contrastare la minaccia interna.
La Bielorussia, alleata di Mosca, ha schierato quasi un terzo delle sue forze armate lungo l’intero confine, ha affermato il presidente Aleksandr Lukashenko in un’intervista al canale tv Rossiya. Il numero esatto di soldati non è stato specificato, ma l’esercito professionale della Bielorussia è composto da 48mila uomini e circa 12mila soldati destinati alla vigilanza dei confini.
Il fronte opposto – Mosca, per contro, ha rivendicato la cattura di un villaggio a una quindicina di chilometri dalla città di Pokrovsk, un importante centro logistico nell’Ucraina orientale obiettivo dell’offensiva russa da diversi mesi. Le forze russe “hanno liberato il villaggio di Svyrydonivka nella Repubblica popolare di Donetsk”, ha affermato in una nota il ministero della Difesa russo. Nei giorni scorsi l’esercito russo ha rivendicato la presa di diversi villaggi in questa zona, dove le sue truppe sono avanzate rapidamente dopo la presa di Otcheretyne all’inizio di maggio.
La città di Pokrovsk, che prima del conflitto contava circa 61mila abitanti, si trova su un’importante strada verso le roccaforti ucraine di Chasiv Yar e Kostiantynivka. Nei giorni scorsi le autorità ucraine hanno invitato i residenti a evacuare di fronte all’avanzata delle truppe russe.
Centrali nucleari a rischio – Nel frattempo l’Aiea, l’agenzia di controllo nucleare delle Nazioni Unite, ha avvertito che la situazione della sicurezza presso la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia si sta “deteriorando” dopo un attacco di droni nelle vicinanze. Sabato la Russia ha accusato l’Ucraina di aver sganciato una carica esplosiva su una strada vicino alla centrale nell’Ucraina meridionale. La centrale, che è stata occupata dalle forze russe all’inizio della guerra, è stata oggetto di ripetuti attacchi di cui entrambe le parti si sono accusate a vicenda.
Trattative in Qatar? Mosca nega – Il Cremlino ha smentito la notizia secondo cui l’attacco dell’Ucraina alla regione di Kursk avrebbe fatto fallire i colloqui indiretti con Kiev sulla sospensione degli attacchi contro obiettivi energetici. Il Washington Post ha scritto che Ucraina e Russia avrebbero inviato delegazioni in Qatar questo mese per negoziare indirettamente un accordo ma che l’iniziativa sarebbe naufragata a causa dell’incursione di Kiev un terra russa.
“Nessuno ha interrotto nulla perché non c’era nulla da interrompere”, ha però detto Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo aggiungendo che “Non ci sono stati negoziati diretti o indiretti tra la Russia e il regime di Kiev sulla sicurezza delle infrastrutture civili critiche”. Sabato l’Ucraina aveva invece replicato che il vertice di Doha era stato posticipato “a causa della situazione in Medio Oriente”, ma si sarebbe svolto in videoconferenza il 22 agosto.
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