Sciopero alla Ondulati di Villesse: «In fabbrica condizioni invivibili»
VILLESSE Torna a salire la temperatura, non solo atmosferica ma soprattutto in campo sindacale, allo stabilimento di Villesse della “Ondulati e imballaggi del Friuli” che si trova nel cuore della zona industriale del piccolo paese isontino.
A prendere posizione, senza troppi giri di parole e andando dritto al segno, è Massimiliano Donzelli, sindacalista della Slc-Cgil. È lui a rendere noti i contenuti di una sorta di piattaforma di protesta sottoscritta assieme ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) e dalla Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu): una rivendicazione molto puntuale e precisa nei contenuti che ha portato, ieri mattina, a quattro ore di sciopero con l’attivazione di un presidio all’esterno dell’azienda villessina.
Cosa sta succedendo? Ci sono diverse problematiche che vengono tirate in ballo e che non hanno trovato la giusta risposta da parte della proprietà. «Per Ondulati e imballaggi del Friuli - denunciano i sindacati - la sicurezza, l’ambiente e la qualità di vita su luogo di lavoro non è, evidentemente, una priorità. A seguito delle segnalazioni fatte dai lavoratori e dalla Rls sulle condizioni pessime dei carrelli elevatori, l’azienda non sembra intenzionata a risolvere il problema.
Le condizioni dei mezzi, come segnalato con precisione in una mail inviata dalla Rls, presentano gravi carenze». Qualche esempio pratico? «Ruote distrutte e carrelli sfondati, oltre ai bulloni delle forche usurate: il tutto in un ambiente che presenta forti criticità sulla movimentazione». Problemi, rimarca il sindacato, che attengono alla quotidianità lavorativa della maestranze che non ne possono più.
Ma l’elenco delle cose non vanno non si esaurisce qui. Perché Slc–Cgil ma anche Rls e Rsu sottolineano come, ad aggravare la situazione, intervenga quello che viene definito «l’annoso problema delle alte temperature all’interno del luogo di lavoro». «Nonostante le promesse fatte ripetutamente dall’azienda - attaccano - non sono iniziati e non sono stati nemmeno previsti investimenti per diminuire il problema e tutelare, così, la salute dei lavoratori. Per non parlare delle condizioni dei bagni: sono carenti dei requisiti minimi igienico-sanitari e gli spogliatoi hanno gli armadietti arrugginiti. Anche qui, ci sono state tante promesse di ristrutturazione ma mai concretizzate».
In ultimo, una considerazione e la decisione di incrociare le braccia. «La politica del profitto - rilevano le forze sociali - non può prevalere sulla salute e sulla sicurezza in nessun luogo di lavoro. Ed è per questo che riteniamo inaccettabile l’atteggiamento tenuto da “Ondulati e Imballaggi del Friuli”: per tutti questi motivi, le maestranze di Ondulati dello stabilimento di Villesse, assieme alle Rsu e Rls e le organizzazioni territoriali sindacali, hanno proclamato uno sciopero di quattro ore con presidio», che si è svolto già nella giornata di ieri.
E la foto a corredo di questo servizio ritrae un gruppo di lavoratori presenti. Oggi, la Ondulati conta 200 dipendenti, compresa la parte amministrativa. Si tratta, entrando nel dettaglio, di un’azienda specializzata nella produzione di imballi in cartone ondulato. Consultando il loro sito web, si apprende che l’attività produttiva si divide in cinque stabilimenti per un’area complessiva di 180.000 metri quadrati, di cui 68.000 coperti.
La conclusione è affidata al sindacalista Massimiliano Donzelli che, ieri mattina, ha partecipato al presidio. «Abbiamo saputo - dice - che l’azienda ha iniziato a risolvere alcuni dei problemi che abbiamo segnalato. Però, concedetemi di affermare come sia molto triste dover fare uno sciopero per ottenere i minimi requisiti di sicurezza. Non dovrebbe essere così ma è ciò che sta capitando». —
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