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Август
2024

Lutto a Feltre, addio a Claudio Baratto rugbista e volontario

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Il rugby è stata la sua grande passione, il ciclismo è arrivato un po’ dopo ed è diventato per tanti anni un punto di riferimento anche per il Pedale Feltrino nell’organizzazione della Granfondo.

Ha lasciato un segno importante nel mondo dello sport e del volontariato, Claudio Baratto, apprezzatissimo per la sua disponibilità e scomparso il 9 agosto in conseguenza di una inesorabile malattia all’età di 60 anni.

Protagonista dell’impegno sportivo, “Caio”, ha rappresentato il Rugby Feltre per tutta la sua vita prima da giocatore, poi da consigliere e infine da apprezzatissimo dirigente. Al ciclismo si è avvicinato un po’ più tardi, agli albori della Granfondo, nel primo anno all’interno del comitato organizzatore e dal 1995 è stato dentro, saltando qualche anno, fino a pochi anni fa quando è tornato al primo amore per la palla ovale. Era andato in pensione da poco.

«Purtroppo viene a mancare una persona di una bontà e disponibilità non comuni», dice il presidente del Rugby Feltre Paolo Aspodello. «Nel corso degli anni ha dato un aiuto fondamentale a tutto il movimento del Rugby Feltre. Negli ultimi anni faceva l’accompagnatore della prima squadra. L’ha fatto fino a che il fisico glielo permetteva, tanto da chiamare alcuni giorni fa e dire che il prossimo anno sarebbe stato difficile farlo, indicando chi poteva dare una mano. Questo era l’approccio positivo alla vita che aveva. Sarà difficile trovare un degno sostituto, proprio come persona, al di là di quello che faceva», sottolinea Paolo Aspodello, ricordando come Claudio Baratto abbia pensato al Rugby Feltre anche negli ultimi difficilissimi giorni e gli sia stato vicino fino in fondo, anche quando la malattia mordeva terribilmente.

Alla società intera «mancherà tantissimo, ma dalla sua caparbietà, dalla voglia di combattere la malattia, trarremo un grande insegnamento. Il nostro pensiero e la nostra vicinanza in questo momento vanno a Gisella, a Gabriele e Riccardo, ai fratelli, a tutti i familiari, a chi gli ha voluto bene».

Era sempre disponibile. «Bastava chiedere e lui arrivava», dice il presidente del Pedale Feltrino Ivan Piol, che ha conosciuto Claudio Baratto da giovanissimo sui campi di calcio, stringendo un’amicizia che è durata negli anni e si è trasferita al ciclismo. «Una brava persona, un buono», aggiunge. «Con un fisico da rugbista, nonostante la sua mole ha fatto tante granfondo. Aveva una tenacia e una forza senza pari, che ha dimostrato anche con la malattia. Una perdita terribile».

Colpito dalla perdita anche Gianpietro Slongo, anima del Giro delle Mura: «Una giornata molto amara. Aiutava noi, ma in generale era di supporto a tante associazioni. Curava il servizio transenne e striscioni, ma all’occorrenza si prestava a qualsiasi mansione. Perdiamo prima di tutto un amico vero e un eccezionale supporto al volontariato».

Il funerale di Claudio Baratto si svolgerà lunedì 12 agosto alle 11 nella cattedrale.