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Август
2024

Gelo tra Lega e FdI sull’Irap: si va in giunta senza alcun incontro

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Le slide con i numeri viaggiano senza problemi da un computer all’altro ma vedersi e parlarsi è tutta un’altra storia. E pare di capire che in questa faccenda dell’Irap, tassa regionale sulle attività produttive che il presidente Zaia vuole aumentare per ragioni di bilancio, non ci sia tutta questa voglia di confronto con le forze di maggioranza.

Dunque l’annuncio di Luca De Carlo, segretario regionale di Fratelli d’Italia, di voler chiedere un approfondimento di maggioranza è stato accolto in casa Lega con molta freddezza.

Tanto che martedì in giunta sarà presentato il bilancio di previsione 2025-2027 con l’aumento dell’Irap, ma da qua a martedì di approfondimenti di maggioranza fissati non c’è proprio traccia.

Se ne palerà, semmai, tra fine agosto e inizio settembre. Ma per capire a fondo quale sia la situazione non si può non tenere conto delle dinamiche che stanno scuotendo le anime del centrodestra.

Zaia e la sua maggioranza bulgara sono ormai giunti all’ultimo anno e mezzo di governo della Regione Veneto e dopo aver tenuto duro senza mai aumentare l’Irpef è giunto alla conclusione che per far fronte al prossimo bilancio bisognerà aumentare l’Irap, dunque la tassa alle imprese.

La decisione l’ha presa coinvolgendo pochissime persone e questo ha causato molti fastidi. Ma il piglio decisionista del “Pres” (così chiamano Zaia i suoi) è ormai cosa nota. E così ora la Lega punta a racimolare questo tesoretto di circa 50 milioni. Ma il provvedimento dovrà passare attraverso il voto del consiglio regionale, e qui vengono i possibili dolori.

Forza Italia, con il suo segretario regionale Flavio Tosi, si è già detta contraria all’aumento delle tasse. E proprio dal leader forzista è arrivato l’attacco più duro a Zaia, forse anche in virtù delle vecchie ruggini sempre pronte a riemergere. Dunque, salvo cambiamenti, Forza Italia voterà contro.

Ora però c’è un bel problema anche con Fratelli d’Italia. Dopo giorni di silenzio De Carlo è uscito allo scoperto. «Il nostro gruppo ha deciso di chiedere al governatore e all’assessore al Bilancio Francesco Calzavara un approfondimento di maggioranza sulla questione», ha annunciato il senatore.

Tuttavia, la richiesta non è ancora stata fatta e l’incontro non ci sarà prima della giunta di martedì. Il partito di Giorgia Meloni in Veneto sta scontando le conseguenze di uno scontro interno molto duro per la scelta del successore dell’assessora regionale Elena Donazzan, nel frattempo eletta al Parlamento europeo. FdI si ritrova senza assessore e senza capogruppo in un momento del genere, con Enoch Soranzo decisamente deluso per il fatto che non riuscirà a rimpiazzare la Donazzan.

La formale richiesta di approfondimento dovrebbe farla lui ma ha gentilmente fatto sapere di essere in ferie all’estero e di essere impossibilitato a farla. Come dire: mi avete silurato e adesso vi arrangiate.

Ieri mattina l’assessore Calzavara ha inviato le slide con i numeri del bilancio regionale alla mail di Soranzo, ma a quanto detto da De Carlo nell’intervista a questo giornale non possono bastare come spiegazione per l’introduzione di una tassa così impattante.

Dunque la road map sembra essere la seguente: martedì 13 agosto in giunta la presentazione del bilancio di previsione con l’Irap, entro il 20 settembre trasmissione del bilancio al consiglio regionale e la settimana successiva illustrazione delle voci in Prima commissione.

L’incontro con FdI potrebbe essere tra fine agosto e inizio settembre. «Io sono disponibile sempre, di certo non vado in ferie», dice l’assessore Calzavara.

Ciò che i leghisti zaiani vogliono evitare è che si creino le stesse divisioni che si sono viste in occasione del voto per il fine vita. Allora ci prova il capogruppo Alberto Villanova a stemperare la situazione: «I rapporti con il gruppo consiliare di FdI sono ottimi. Aspetto la nomina del capogruppo per confrontarmi con lui sui temi da affrontare. Nelle prossime settimane organizzeremo tutti gli incontri necessari, la volontà è di mantenere fino in fondo la parola data ai Veneti nel 2020».

E sui numeri per il voto il consiglio? «Il gruppo Lega - Liga Veneta è compatto al fianco del presidente e gli alleati di FdI sono stati sempre leali. Purtroppo FI si sta mettendo all’opposizione con attacchi quotidiani che porteranno alla rottura certa se dovessero continuare. Però non dobbiamo dimenticare che abbiamo numeri più che sufficienti per andare avanti e per affrontare ogni situazione».