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Август
2024

Rovescio a due mani? Dimitrov e compagni provano a cambiare, ma i risultati…

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È una vitaccia per gli artisti dello sport dei nostri sogni: tutti sono concordi nel dire che “rovescio a due mani è bello” e che per chi si ostina a dimenticarsi la mano di scorta le prospettive sono sempre più limitate. Colpa anche di chi si cimenta nel commento televisivo (ma anche scritto) sottolineando al cospetto dello spettatore: “Gran passante, ottimo utilizzo della mano sinistra (per i destri)”. Insomma, per i puristi del colpo monomane ogni nuovo giorno che nasce è una conquista: nella top 10 resiste all’ultimo posto Grigor Dimitrov con alle spalle il turbolento Tsitsipas di questi giorni e al posto numero 16 il nostro Lorenzo Musetti.

Proprio il Muso tre mesi fa aveva rilasciato una orrida dichiarazione, una lode iconoclasta alla botta bimane degna della visita a domicilio di un esorcista bravo bravo; da allora la community dei panda monomani si è mossa con l’obbiettivo di adattarsi per non chiudere bottega. Venerdì la pagina “X” dell’ATP ha così ospitato il filmato-chiave, the ultimate footage che testimonia la buona volontà dei sopravvissuti di cambiare casacca per adattarsi darwinianamente al nuovo modo di giocare.

Proprio il migliore del manipolo, il trentatreenne bulgaro di Haskovo, si prende all’inizio del video la responsabilità dell’annuncio ferale: “come sapete, il rovescio a una mano è morto”. “Era poesia in movimento” – continua mesto – “ma se è morto, è morto. Io e alcuni di noi” – riprende però con una nuova luce negli occhi – “abbiamo provato ad apportare qualche variazione”. Adattarsi o morire, da questo imperativo senza scelta vediamo Grisha e Tsitsi provare, con scarsi risultati, il colpo bimane. E dal momento che il cambio non è solo tennistico ma culturale, ecco Musetti che firma una pallona gigante tenendo il pennarello con entrambe le mani; poi c’è Thiem che dipinge manovrando penosamente il pennello con gli avambracci ben larghi.

Ecco ancora Tsitsi con il pettine ed Evans con un boccale di birra che è sicuramente meno gustosa e dissetante se la fase dell’abbeveramento è così macchinosa. “È dura” – dice Grisha. Forse troppo, anche perché… in fondo, devono pensare i vari Shapovalov (alle prese con una maniglia) e Perricard, dobbiamo proprio cambiare? Siamo coccolati, ogni volta che facciamo un punto diretto con il rovescio partono ovazioni da un pubblico che si ritiene quasi miracolato per quello che ha appena visto. Allora Lorenzo guarda in macchina dopo aver firmato la pallona e si ribella: “It’s really stupid”; Stan-the-Man Wawrinka rincara: “È contro natura” e il dolce Thiem è drastico: “Non c’è arte se usi tutte e due le fott… mani”.

Dimitrov chiude il divertente filmato con la speranza: “ce la possiamo fare, due mani sono meglio di una”. Ma negli ultimi secondi si sente al telefono con un non meglio identificato “Roger” e gli sottopone la sua frustrazione: “non ce la faremo mai”.

Ne siamo sicuri. E anche felici.