ru24.pro
World News in Italian
Август
2024

Casadei, il grande tifo nella sua Candia, l’azzurro passa subito in semifinale

0

Candia Canavese. Entusiasmo alle stelle alla sala del primo piano dello stabile di via Sottorivara 2 a Candia Canavese, sede dell'ente Vivere i Parchi, ma martedì 6 agosto allestita a dovere per assistere alla batteria nei C2 500 metri di Gabriele Casadei e Carlo Tacchini all’edizione numero edizione dei Giochi Olimpici estivi di Parigi. Sala gremita in ogni suo posto (la capienza massima era di trenta persone), bandiere dell'Italia con tanto di stemma della Canoa Candia, primo club di Casadei e tutti ad indossare la maglia blu con la scritta Road 2 (stesso suono della preposizione inglese to per esprimere un moto a luogo, ma anche simbolo di vittoria) Paris 2024 frontalmente e Forza Gabri!!!

Tifo da stadio sin dal primissimo collegamento, poco prima delle 10 (la gara è iniziata alle 10.30), quando le telecamere hanno inquadrato la coppia italiana. Nonostante una partenza non a razzo del duo Casadei-Tacchini (strategia) a Candia l'adrenalina e la voglia di incitare non è mai mancata. Un boato assoluto poi al termine della batteria, che ha visto Casadei e Tacchini al secondo posto, con il tempo di 1'39''17, ma soprattutto conquistare la semifinale di giovedì 8 agosto alle 11.20.

Tra chi ha assistito alla gara anche canoisti che si sono allenati con Casadei, come ad esempio Matteo Gnavi: «Un'emozione grandissima vederlo alla tv gareggiare ad un evento come l’Olimpiade – racconta – . Sono davvero orgoglioso di lui, si merita questo palcoscenico. Ricordo un aneddoto molto importante e significativo: nel 2017 abbiamo fatto una gara di canoa giovani a Caldonazzo e a premiarci c'era proprio Carlo Tacchini, reduce dall'Olimpiade. Lui ha sempre visto Carlo come un eroe ed ha sempre fatto di tutto per poter gareggiare con lui e con grande costanza, determinazione e voglia di migliorarsi ce l'ha fatta». Anche Hrabanov, altra canoista della Canoa Candia racconta Casadei: «Gabriele è una persona molto determinata, dà il 200% con molta intensità anche in allenamento, vederlo in tv fare secondo in batteria non mi ha sorpreso. Ora, conoscendolo, giovedì proverà a migliorare il tempo, per noi è già un eroe, ma lui non mollerà fino all'ultima pagaiata». In semifinale ci sono 5 equipaggi: passeranno in 4.

Non hanno potuto salutarlo perché non si sono potuti vedere Matteo Gnavi, Patrick Lazar, Lorenzo Zucca e Giovanni Foresto, i quali sono arrivati a Castel Gandolfo giovedì 1 agosto per disputare (e vincere) le prove dei campionati italiani nella C4 200 e 500 metri, oltre ai C2 1.000 metri (Lazar e Zucca), mentre Casadei era in partenza alla volta di Vaires-sur-Marne, raggiunto poi nei giorni successivi dai genitori, allenatori Misha Vartolomei e Alex Barabino, dal presidente del Canoa Candia Maurilio Deandrea, con la figlia Emma.

Gigi Casadei, padre di Gabriele, racconta: «Atmosfera bellissima qui in terra francese, per questo appuntamento straordinario, quando Casadei e Tacchini sono apparsi alla partenza un boato fragrante li ha salutati: l'Italia vince con cuore, forza ed onore. Ci sono persone da tutto il mondo, ma questo boato al loro ingresso alla partenza, fa capire quanta emozione e tensione siano riusciti a creare in tutti questi anni». Anche il presidente del Canoa Candia, Maurilio Deandrea commenta: «Un'emozione grande essere qua dove c'è lo sport mondiale, in un posto bellissimo, in mezzo a migliaia e migliaia di persone appassionate e vedere un ragazzo che con volontà, intelligenza e determinazione ci ha creduto al suo sogno e qua lo sta realizzando è veramente una cosa speciale. Trasmette a tutti l'onore ed il privilegio di vivere questi momenti, di viverli con chi è stato il suo motore, il suo primo tecnico Misha Vartolomei, che con Alex Barabino ha sempre allenato Gabriele con grande passione, ma anche stando con i genitori Gigi e Marcella e la nonna di Gabriele che godono del risultato di questa determinazione e successo in ogni caso».

Casadei, per Candia e non solo, ha già vinto, in fatto di popolarità, già soltanto per il fatto di essere a Parigi a competere con i suoi idoli e domani da Candia sono annunciati anche altri arrivi a sostenere ulteriormente questo Fenomeno della pagaia, vista la crescita tecnica ed umana avuta in tutti questi anni. La stoffa del campione era già innata, Casadei con grande umiltà ha sempre lavorato tanto per migliorarsi e la fame di vittoria non gli mancherà mai, a prescindere da quale risultato otterrà. Questa la sua più grande forza, uno dei segreti di questo successo.