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Август
2024

L’appello dei medici: rivolgersi al Pronto soccorso solo per le emergenze, si devono limitare gli accessi inappropriati

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UDINE. Da un lato l’appello ai pazienti di rivolgersi con fiducia ai sostituti dei medici di medicina generale per limitare gli accessi inappropriati ai Pronto soccorso «che in questo periodo devono fare fronte a grossi carichi di lavoro», dall’altro quello indirizzato alla Regione per «contrastare la burocrazia e dare risposte concrete a un settore ancora alle prese con troppe criticità».

Il presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Udine, Gian Luigi Tiberio torna all’attacco ricordando che i problemi già segnalati non sono ancora stati risolti.

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Le norme nazionali

Per la referente della Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità, Gianna Zamaro però «la Regione, che condivide l’appello rivolto ai pazienti, la sua parte l’ha fatta fino in fondo e se alcuni problemi sono ancora presenti è perché ci sono adempimenti burocratici dettati da norme nazionali sui quali ovviamente non c’è modo di intervenire».

I problemi

Secondo Tiberio invece, come cantavano Ruggeri, Tozzi e Morandi, quando vinsero Sanremo nel lontano 1987 “Si può dare di più”: «Noi medici - spiega - cerchiamo di fare del nostro meglio, tra mille difficoltà e intralci burocratici per fornire una risposta ai nostri pazienti. Abbiamo però bisogno di aiuto per poter migliorare la nostra attività quotidiana. Da mesi – precisa – abbiamo messo sul tavolo le criticità ancora presenti, ma abbiamo anche presentato alcune possibili soluzioni che, se attuate, possono portare importanti benefici concreti in tempi brevi».

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Dalla totale dematerializzazione delle ricette, alla gestione separata delle “prime” visite specialistiche e di quelle “di controllo”, passando per il governo delle priorità e la durata delle impegnative, i problemi segnalati dall’Ordine sono diversi: «Noi abbiamo sempre cercato un dialogo costruttivo, anche al nostro interno, tant’è che abbiamo chiesto la collaborazione di tutti i professionisti della sanità per apportare contributi concreti. Purtroppo, però, i nostri appelli e i nostri suggerimenti sembrano essere caduti nel vuoto. Siamo in attesa di risposte che auspichiamo arrivino rapidamente. Il nostro obiettivo è migliorare il sistema a vantaggio degli utenti, ma anche per riuscire a svolgere al meglio la nostra professione».

Il tavolo

Un obiettivo condiviso anche dalla Regione: «Siamo sempre stati vicini a tutti i sanitari compresi i medici di medicina generale e abbiamo anche portato avanti una campagna sulla dematerializzazione sia delle prescrizioni che delle impegnative aprendo anche un tavolo che ha coinvolto tutti i soggetti interessati. Fermo restando il fatto che la dematerializzazione non risolverà tutti i problemi, siamo pronti ad affrontare anche il tema della riorganizzazione territoriale come da decreto ministeriale dialogando con gli ordini e le organizzazioni sindacali valutando l’apporto nelle case di comunità e sul territorio: un’altra sfida che vogliamo vincere con il coinvolgimento di tutti nell’interesse dei cittadini».

Fiducia ai sostituti

Ordine dei medici e Regione fanno fronte comune per ridurre gli accessi inappropriati ai Pronto soccorso: «Ci rendiamo conto del rapporto di fiducia che intercorre tra un paziente e il suo medico di famiglia, ma i colleghi che ci sostituiscono durante le ferie sono professionisti seri e preparati a cui i pazienti si devono affidare, senza affollare inutilmente i Pronto soccorso», sottolinea Tiberio.

Anche negli ospedali sono scattate le ferie per i camici bianchi e «soprattutto nei Pronto soccorso - aggiunge - medici e infermieri devono far fronte a grossi carichi di lavoro, a volte affrontando accessi inappropriati. Per far funzionare il sistema non basta la collaborazione tra ospedali e medicina del territorio, anche i pazienti - conclude - devono partecipare e possono farlo fidandosi dei medici di medicina generale che ci sostituiscono nel periodo delle ferie».