Asm Voghera, Mognaschi perde la causa di licenziamento e paga anche le spese
VOGHERA. Licenziato per giusta causa da Asm Voghera e condannato dal giudice a pagare le spese legali del ricorso. Con la sentenza del Tribunale di Pavia si conclude la lunga vicenda che vedeva opposti l'ex direttore generale di Asm Piero Mognaschi nei confronti della società di via Pozzoni. Sentenza che dà dunque ragione al nuovo amministratore delegato Alfonso Mercuri, che aveva contestato una serie di mancanze da parte di Mognaschi, tali da portare al licenziamento dell'ex manager.
Era il 16 agosto del 1989 quando Piero Mognaschi, in qualità di impiegato, fece il suo ingresso in Asm, azienda per cui ha lavorato per tre decenni. Negli ultimi anni la sua carriera ha avuto una repentina crescita che lo ha portato in cima all’organigramma aziendale, visto che Mognaschi è diventato direttore generale. Altra data da segnare è quella del 17 luglio 2024, quando la prima sezione civile del Tribunale di Pavia ha accolto la richiesta di licenziamento per giusta causa presentata dall’amministratore delegato Alfonso Mercuri, condannando anche l'ex direttore generale a pagare 6mila 800 euro di spese legali. Il gradino più alto della carriera aziendale di Mognaschi era stato raggiunto nell'aprile del 2017 con il conferimento della qualifica di "Dirigente di funzioni con l'incarico di direzione operativa" e nomina a direttore generale da parte dell'assemblea dei soci (giugno 2017). Il compenso annuo lordo di Mognaschi nel giro di poco tempo è passato da 89mila euro a 160mila euro. L'epilogo del suo percorso in Asm Voghera ha invece inizio nel dicembre del 2020, con la nomina del nuovo Cda aziendale e la nomina di un nuovo direttore generale di Asm.
Inizia qui una vera e propria battaglia legale fra l'ex manager e la holding vogherese, fatta di provvedimenti disciplinari, ricorsi e dispositivi del tribunale. Piero Mognaschi ha presentato anche una richiesta di aspettativa dal 25 gennaio 2021 al 20 settembre 2024, una richiesta accettata dall’azienda.
In Asm, però, cambia ancora il management aziendale, con un rinnovato Cda e l’arrivo del nuovo amministratore delegato Alfonso Mercuri (settembre 2023) che chiude subito i conti con l'ex manager. Ripercorrendo e ricostruendo tutte le varie fasi, scontri e contradditori, Mercuri contesta una serie di mancanze a Mognaschi tra cui «il non corretto utilizzo dell'aspettativa per motivi di studio e la mancata presenza in azienda» e invia lettera di licenziamento per giusta causa.
Mognaschi impugna il licenziamento e chiede l’immediato rientro al lavoro e 20 mensilità (più di 200mila euro). La vicenda si è conclusa qualche giorno fa davanti alla prima sezione civile del Tribunale di Pavia, che ha convalidato i provvedimenti presi dal nuovo amministratore delegato di Asm Alfonso Mercuri, respingendo così il ricorso di Mognaschi e condannandolo a pagare le spese legali. ALESSANDRO DISPERATI