Nuovo caso di West Nile Virus a Pasiano, anziano ricoverato al pronto soccorso
PASIANO. La febbre del West Nile ha colpito nuovamente in provincia a Pordenone, dopo il decesso di una ottantenne di Chions venerdì 19 luglio. Il 30 luglio è stato segnalato un altro caso, stavolta a Pasiano. Un ultraottantenne è stato ricoverato al pronto soccorso.
Vista la sintomatologia manifestata il paziente è stato sottoposto a esami clinici che hanno confermato l’origine infettiva della sua patologia. Subito è scattato il protocollo previsto in questi casi.
Dal pronto soccorso è partita la segnalazione al dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria del Friuli occidentale (Asfo).
I tecnici del dipartimento hanno effettuato a stretto giro un sopralluogo nell’abitazione dell’anziano. È emerso che si tratta di un’abitazione isolata e di un caso singolo: non sono state registrate infatti altre infezioni nella zona.
In questi casi la profilassi prevede unicamente un trattamento con larvicida in loco, non è necessaria una disinfestazione dell’area. Il sindaco di Pasiano Marta Amadio è stata immediatamente informata, come prevede la procedura.
Il cambiamento climatico ha portato con sé anche la proliferazione di nuove malattie. Un clima caldo e umido come quello vissuto in questi giorni rappresenta l’habitat ideale per le zanzare.
La febbre West Nile è stata scoperta per la prima volta nel 1937 in Uganda. Si è poi diffusa in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. Uccelli selvatici e zanzare sono portatori del virus.
Proprio la puntura di una zanzara infetta, si legge nel sito dell’Istituto superiore di sanità, è «il principale mezzo di trasmissione all’uomo». Non si trasmette invece da persona a persona.
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In un caso su cinquanta la malattia può avere effetti gravi, nella maggior parte dei casi, invece, non ci sono nemmeno sintomi. Il periodo di incubazione, dopo essere stati punti dalla zanzara, varia da 2 a 14 giorni, ma può arrivare anche a 21 nei soggetti fragili.
Non esiste un vaccino per la Febbre West Nile. Come proteggersi? Ecco i consigli dell’Istituto superiore della sanità. Usare repellenti antizanzara e pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto. Mettere zanzariere alle finestre. Svuotare i vasi di fiori e i contenitori, le ciotole degli animali per evitare ristagni d’acqua. Tenere le piscinette in verticale quando non sono usate.