Muore a 28 anni, gli amici lo portano alle Olimpiadi per vedere LeBron
Usa-Sud Sudan, seconda partita del girone C di basket alle Olimpiadi di Parigi: ben 23.370 posti a sedere, ma di spettatori ce ne sono stati 23.369. Nella serata di mercoledì 31 luglio, allo stadio Pierre Mauroy di Villeneuve-d'Ascq, Edoardo Rossini, il 28enne di Montagnana che è morto a causa di un malore lo scorso 24 giugno, avrebbe dovuto coronare un sogno, quello di vedere dal vivo il suo idolo LeBron James. Fisicamente il giovane non è stato presente, ma a portarlo con l’anima e con il cuore sono stati gli amici, che con lui dovevano vivere questa esperienza.
[[ge:gnn:mattinopadova:14419203]]
«Inutile dire che è stato emozionante», racconta l’amico Alessandro. «Eddy era lì vicino a noi, ne siamo sicuri». In quel seggiolino vuoto gli amici hanno posizionato la maglietta stampata per l’occasione, indossata anche da tutti loro e da diverse persone che avevano contattato Alessandro sapendo dell’iniziativa qualche giorno prima sui social. «Abbiamo voluto mettere la sua faccia e una frase. Diverse persone hanno voluto unirsi, è stato bello. Eddy ha creato nuove amicizie, come ha sempre fatto».
Ecco la frase scritta sulla t-shirt: “La forza non deriva dalle capacità fisiche, ma da una volontà indomita”. Spiega ancora l’amico: «Era un suo mantra. In sostanza l’allenamento batte il talento». Anche la “LaGiornataTipo”, pagina Instagram da più di 300 mila followers che parla di basket e di storie legate a questo sport, ha dedicato un post all’iniziativa: tanti i like, le condivisioni e i commenti per Edoardo e per quei cinque ragazzi che hanno mantenuto la promessa coronando il sogno dell’amico.