Assolti gli imputati per l’omicidio del giornalista greco Karaivaz, Rsf: “Mettere fine a questa insopportabile impunità”
Fu giustiziato davanti casa ad Alimos, un sobborgo di Atene a colpi di kalashnikov e le indagini puntarono subito alle inchieste su criminalità e potere di cui era stato autore il giornalista Giorgos Karaivaz. Del suo omicidio non si era saputo più nulla, oggi dalla capitale greca arriva la notizia che un tribunale di Atene ha assolto i due imputati per l’omicidio del cronista come riporta il quotidiano Kathimerini.
La corte ha ritenuto che non ci fossero prove sufficienti per condannare i due fratelli, di 49 e 41 anni, per omicidio premeditato e possesso illegale di armi da fuoco. Entrambi gli imputati avevano negato il loro coinvolgimento ed erano stati posti in custodia cautelare.
Karaivaz, uno dei più noti reporter greci di cronaca nera, lavorava per l’emittente privata Star e pubblicava molti dei suoi articoli sul suo sito personale, bloko.gr. Si era servito di fonti interne alla malavita per le sue inchieste ed era in contatto con agenti di polizia corrotti a essa associati. Era stato anche un testimone chiave in un’indagine del 2015-2017 dei servizi segreti nazionali (EYP) sulla polizia corrotta e sui racket della prostituzione e del gioco d’azzardo. A seguito del verdetto, il responsabile dell’ong Reporter senza frontiere per l’Ue e i Balcani, Pavol Szalai, ha esortato, in una dichiarazione, la giustizia greca “a fare tutto il possibile per mettere fine a questa insopportabile impunità”.
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