Piccoli ladri di Pokemon tra sei e tredici anni. «Ora basta, li denuncio»
Piccoli ladri, sciagura di edicole, tabaccherie e negozi. Altro che simpatiche canaglie, i bambini che rubano nelle centinaia di attività commerciali di Jesolo stanno diventando un vero problema per i titolari e gestori. Hanno tra i 6 e i 13 anni, italiani, ma anche stranieri. Arraffano, senza pagare, soprattutto le carte Pokèmon che sono tanto amate dai bambini in questo periodo.
Un tabaccaio e titolare di una nota edicola e ricevitoria di Jesolo lido, Riccardo Ferrazzo de la Gioconda, lancia l'allarme: «Per me questi furti con cadenza regolare sono un danno che può essere anche di oltre mille euro al mese in questo periodo di alta stagione».
Ferrazzo ne ha discusso anche con le forze di polizia. Gli è stato consigliato di denunciare comunque i bambini che non subiranno nulla, almeno fino ai 18 anni quando se ne terrà conto nel loro “curriculum” cui non sfuggono neppure i peccati di gioventù. Ma non è facile bloccare bambini di 10 anni che fanno anche un po’ di tenerezza. E poi sono abilissimi, si nascondono sotto il bancone e puntano dritti al bersaglio per poi allontanarsi nella calca. Allora Ferrazzo si rivolge ai genitori e nonni in vacanza: «Dovete controllare i vostri figli».
Riccardo Ferrazzo, ogni sera in chiusura osserva le telecamere di sorveglianza e molte volte, quasi ogni giorno, ci sono questi bambini che ghermiscono le tanto desiderate carte Pokèmon dallo scaffale.
«Le carte Pokémon», spiega il titolare de la Gioconda verso piazze Nember, al lido ovest di Jesolo, «sono molto apprezzate dai collezionisti e hanno fasce di prezzo che variano dai 5 euro fino anche ai 50 euro. Il prezzo varia in base alla rarità della carta, essendoci molta richiesta. E ci sono molti furti: la cosa particolare è che piacciono sia ai bambini che agli adulti. Però i furti avvengono soprattutto da parte dei bambini che hanno un’età che si aggira in media attorno ai 10 anni. Essendo carte costose, ma piccole, sono facilmente occultabili quindi facili da rubare».
E aggiunge: «Mi sono rivolto alle forze di polizia di Jesolo, le quali mi hanno spiegato che posso denunciare i bambini. Questi, essendo minorenni, non rischiano niente, ma nel caso commettessero dei furti o dei reati una volta maggiorenni, di fronte al giudice gli verrebbero contestati anche i reati commessi quando non erano ancora maggiorenni».
«I furti», conclude amareggiato, «sono commessi sia da bambini italiani che stranieri, sia quando sono in compagnia dei nonni oppure dei genitori. Un caso particolare è capitato quando due bambini hanno rubato dal portafogli dei loro genitori 50 euro e sono venuti a spenderli in carte Pokémon. Noi ce ne siamo accorti quando appunto il genitore era venuto a chiederci se avessero speso quei soldi rubati in edicola».