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Июль
2024

Lucrezia Magistris, l’orgoglio di essere l’unica donna italiana sulla pedana olimpica dei pesi

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PAVIA. Lucrezia Magistris è la seconda atleta pavese qualificata per i Giochi Olimpici 2024. La pesista classe 1999 raggiungerà Parigi domenica e debutterà in pedana giovedì 8 agosto attorno alle 15 nella categoria entro i 59 kg. Intanto segue le gare in televisione e continua gli allenamenti a Roma, alzando bilancieri sempre più pesanti. «Il solo pensiero delle Olimpiadi mi emoziona – racconta con un sorriso Magistris, studentessa di Medicina – i Giochi sono il massimo e chissà cosa proverò quando toccherà a me salire in pedana. Sono l’unica pesista italiana ai Giochi a Parigi e questo non solo mi inorgoglisce, ma spero che tante giovane possano imitare il mio esempio. Mi sono allenata moltissimo, perché a Parigi sono decisa a realizzare una delle mie migliori prestazioni di sempre. Tra le alzate di slancio e di strappo voglio farne il maggior numero possibile, il che significherebbe che sono andata molto bene».

Nessun idolo

Nel villaggio olimpico la pesista pavese incrocerà tanti atleti di tutti gli sport, ma Lucrezia non ha in testa qualcuno che ammira in modo particolare e vorrebbe incontrare. «Non ho un “idolo” in assoluto – spiega – anche se stimo qualche pesista donna a livello internazionale». Tesserata per le Fiamme Rosse (il gruppo sportivo dei vigili del fuoco), Magistris ha spiccato il volo dalla Ginnastica Pavese, dove ha iniziato facendo artistica. «La ginnastica artistica è una disciplina che sviluppa elasticità e flessibilità, importanti nel sollevamento pesi – sottolinea – non si deve trascurare la forza fisica: le ginnaste sono principalmente forti e sviluppano in modo corretto una struttura fisica che è anche alla base della pesistica. Seguendo mio padre Cesare ho praticato poi la pesistica, ormai da dieci anni».

La tradizione della Pavese

Erano diversi anni che dal sodalizio di via Luigi Porta non usciva un’atleta olimpico. «Ogni giorno che entro in palestra – dice Lucrezia – mi sento molto orgogliosa perché oltre a rappresentare la squadra azzurra, che ha qualificato solo due pesisti ai Giochi 2024, porto sempre dentro di me il ricordo dei miei inizi alla Pavese, ai cui colori resto sempre legata».

Lucrezia ha iniziato la sua avventura con la nazionale trasferendosi al centro sportivo di Roma, per partecipare ai Giochi di Tokyo. Nonostante non sia riuscita a qualificarsi, non ha mollato fino ad andare a Parigi. «E’ un sogno che si realizza – commenta – ho fatto tanti sacrifici e mi sono impegnata moltissimo per anni. E’ anche un messaggio che lancio, perché lavorando duro i sogni possono diventare realtà. Non solo. Ho realizzato questo sogno, sollevando pesi, sport considerato maschile, e senza trasformare e deformare il mio aspetto fisico. La pesistica è uno sport che richiede un esercizio tecnico in cui vengono utilizzate tutte le catene muscolari, e per questo tutto il corpo viene armonizzato, diversamente da quanto accade nel culturismo».

Sulle tribune di Parigi a tifare ci sarà la sua famiglia, a partire da papà Cesare e dalla sorella Lavinia, che sta seguendo le sue orme. «Verranno in Francia con altri della Pavese – conclude Lucrezia – mi fa davvero piacere». —

Maurizio Scorbati