Liguria, Orlando sul dopo Toti: “Se serve io sono a disposizione, ma se qualcuno ha delle alternative è il momento di tirare fuori i nomi. No tatticismi”
“È il momento di scoprire le carte, entro agosto serve scendere in campo con candidato e programma per ricostruire la Liguria bombardata dall’oligarchia predatoria rappresentata dall’amministrazione di Toti”. Così Andrea Orlando, da alcuni mesi principale potenziale candidato della coalizione di centrosinistra, cerca di accelerare i tempi della campagna elettorale per la successione del presidente Giovanni Toti, che con le sue dimissioni ha consegnato agli elettori il potere di voltare pagina (o riconfermare il suo centrodestra) entro 90 giorni. “Non è il momento di tatticismi.- spiega dal palco della Festa dell’Unità di Camporosso, nell’estremo ponente ligure – scegliamo il profilo migliore e andiamo avanti, se serve io ci sono, ma se qualcuno avesse delle alternative da comparare è il momento di tirare fuori i nomi e procedere”.
Mentre i partiti del centrodestra stentano a cercare una figura civica disponibile a mettere la faccia al posto dei candidati politici che non vogliono farlo, il centrosinistra sembra iniziare la campagna elettorale con il vantaggio di avere un candidato e una base di programma data da 9 anni di opposizione al “sistema Toti” condivisa in consiglio regionale da Pd, M5s, Avs, Azione e liste civiche. A Camporosso presenti esponenti di tutti i partiti del campo largo compreso Italia Viva, che nel capoluogo ligure sostiene Bucci, ma fiutata l’aria di cambiamento (e preso atto del cambio di rotta imposto da Renzi nei giorni scorsi) ha ufficializzato il suo sostegno alla coalizione di centrosinistra.
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