Olimpiadi di Parigi: dalla Russia bordate omofobe e propagandiste contro la cerimonia d’apertura
Omofobi, propagandisti, estremisti di destra. La Russia, esclusa dalle Olimpiadi di Parigi a causa dell’invasione dell’Ucraina, ha dichiarato che la cerimonia di apertura dei Giochi, che ha suscitato entusiasmo in Francia e all’estero, è stata un «enorme fallimento».
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha sottolineato su Telegram quelle che ritiene siano numerose disfunzioni durante questa cerimonia e in vista dei Giochi. Ha menzionato in particolare «il crollo dei trasporti» dopo il sabotaggio sulla rete ferroviaria francese e gli «spettatori rimasti seduti per ore sotto la pioggia battente» mentre gli organizzatori «non avevano previsto né la dispersione delle nuvole né i tendoni» per questa cerimonia all’aperto.
Ha criticato anche Parigi, il cui centro città è stato «trasformato in un ghetto» e che è «inondato dai topi», o il fatto che la torcia olimpica fosse portata dal «rapper tossicodipendente Snoop Dogg», e altri problemi.
La Zakharova ha anche criticato la «parodia LGBT dell’Ultima Cena», un «soggetto sacro per i cristiani», con «gli apostoli rappresentati da travestiti».
Quest’ultima critica è stata formulata anche dall’influente Chiesa ortodossa russa, che si è indignata riferendosi a un «suicidio storico e culturale» in «una delle capitali cristiane della civiltà europea». Il suo portavoce Vakhtang Kipchidze ha inoltre sottolineato il fatto che «i travestiti rappresentano l’Ultima Cena fingendosi Cristo e i suoi discepoli.» Il quotidiano sportivo Sovetski Sport ha notato che la bandiera olimpica di Parigi era stata issata sottosopra. «I francesi si sono dimenticati di come appare la bandiera olimpica», hanno scherzato i media.
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