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Июль
2024

Il ricetto di Albiano ostaggio dei ruderi «Qui pulci e gatti randagi»

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Albiano d’Ivrea

«Siamo stanchi, delusi, esasperati ed arrabbiati per le mancate risposte da parte dell'amministrazione comunale». Questa la voce comune dei residenti di via Castello e di via Ricetti, dopo anni di attesa, promesse e richieste ufficiali. La parte storica, il ricetto, versa in condizioni di degrado, sporcizia e fatiscenza. Sono presenti due abitazioni diroccate e pericolanti, frequentate da gatti randagi, insetti, piccioni. All'interno e su quello che resta delle porte di ingresso, sono presenti feci di animali. Questi edifici sono attigui a case in cui vivono i residenti, alcuni dei quali con figli minori. Dopo anni di attesa e di richieste all'amministrazione comunale di avere cura degli spazi pubblici, i residenti sono sul piede di guerra.

Pericoli e danni

«Sono molto arrabbiata – ha detto Ida Luciano, una dei residenti in via Castello – perché viviamo in una situazione grave dal punto di vista della sicurezza e dell'igiene. La mia casa è ubicata tra due edifici pericolanti frequentati da gatti randagi, da altri animali e insetti. Il malcontento è arrivato alle stelle perché in questi anni abbiamo sempre chiesto al Comune di intervenire, ma non è mai cambiato nulla. La mia soffitta era agibile e pulita, ed è stata invasa da pulci portate dai gatti randagi che saltano dalle case abbandonate confinanti con la mia. Ho trovato i miei oggetti riposti, rovinati dalle unghie dei felini e un'invasione di pulci. Ho dovuto far intervenire una ditta specializzata nella disinfezione. L'intervento mi è costato 600 euro, ma non è giusto che io, per negligenze altrui, debba pagare di tasca mia. Anche all'ingresso di casa, sempre i randagi mi hanno provocato un danno. Hanno fatto cadere sul pavimento nuovo delle pietre. Ho dovuto farle sostituire, pagando sempre e comunque io. Mi chiedo se tutto ciò sia giusto. Inoltre, tutte le strade del ricetto sono sporche e se non provvediamo noi residenti, nessuno interviene. Abbiamo sempre informato e chiesto al Comune di porre rimedio perché si vive male, ma nonostante siano passati gli anni, nulla è cambiato».

«Ci vergogniamo»

Lo stesso stato d’animo viene manifestato da Carmela e Giorgio Davì, da Maria Letizia Dolara e da Salvo Umberto che da sempre vivono in paese. In coro unanime si lamentano: «Ci vergogniamo per il degrado in cui viviamo. Il nostro ricetto è davvero bello, ma abbandonato. Anche noi abbiamo subito e subiamo ogni giorno l'incuria. Siamo costretti a pulire noi le strade, arrampicandoci per eliminare i rovi, le erbacce che diversamente entrerebbero in casa. Ci vergogniamo quando arrivano i turisti in visita al paese, in particolare al percorso delle meraviglie dal cui belvedere panoramico con un grande cuore, vedono le rovine di case abbandonate e sporcizia ovunque».

La sindaca risponde

Oggi più che mai i residenti vogliono delle risposte concrete dall'amministrazione comunale. La sindaca Venerina Rosanna Tezzon sottolinea: «I ricetti sono tutti edifici privati per cui il Comune non può intervenire. Possiamo intervenire per la pubblica incolumità ed è quello che stiamo facendo. Per il discorso pulci, il problema è della famiglia, non è di pubblica utilità. Possiamo intervenire nel privato con ordinanze però poi rivalendoci economicamente sul privato. Penso che i residenti si riferiscano soprattutto al problema gatti. In paese le soffitte piene di gatti sono tante. In tutte le vecchie case hanno chiuso le finestre delle soffitte per i colombi e i gatti. Lunedì 29 portiamo in Consiglio la convenzione con il gattile che si occuperà degli interventi sanitari per i gatti. L'Asl, che ho sentito, mi ha sottolineato che come noi, non possono accedere, se non tramite ordinanze che però si riversano sul privato. Per il vecchio torchio siamo intervenuti con ordinanza e poi ci siamo fatti risarcire dal privato che non era intervenuto. I gatti sono un problema di sanità pubblica, all'esterno e stiamo facendo la convenzione col gattile per aree esterne su cui possiamo intervenire. Capisco la situazione dei residenti, ma le cose che possiamo fare, le stiamo facendo. Il vecchio torchio è del demanio che non ha interesse a intervenire ed è stato messo in sicurezza qualche mese fa. Viene controllato periodicamente da un ingegnere che si occupa di sicurezza. Per l'altra casa di privati, in via Castello, i lavori inizieranno a breve. Non abbiamo un piano di recupero del ricetto. Sentiremo il demanio per capire se possiamo fare qualcosa per i gatti». anastasia patrelli