Per Giubilei “Kamala Harris è un candidato”. La conduttrice Fratello lo striglia: “È una candidata, ma che problemi avete col femminile?”
Battibecco tra Fratello e Giubilei. “Kamala Harris è una candidata, non un candidato”. “Preferisco il maschile, mi sento più a mio agio”
“Kamala Harris è un candidato”. Sulla scia della tradizione iniziata da Giorgia Meloni e proseguita dalla Lega, Francesco Giubilei, opinionista di destra e presidente della Fondazione Tatarella, vira al maschile un sostantivo banale e semplice. E lo fa nella trasmissione Omnibus (La7), suscitando l’ovvia correzione della conduttrice Flavia Fratello: “Una candidata”.
“Sì, un candidato, una candidata”, minimizza con una smorfia Giubilei.
“Non succede niente se si usa il femminile. È una donna e quindi è una una candidata – ribadisce la giornalista – Ma perché avete queste difficoltà? Qual è il problema?”.
“Evidentemente Kamala Harris è una donna, riconosco la differenza tra uomo e donna – risponde Giubilei – Io rispetto i generi, però io preferisco usare “candidato”, mi sento più a mio agio in una dinamica di libertà di parola“.
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