Maturità, otto studenti conquistano il 100 al D’Annunzio a Gorizia: Elisa e Ilaria con lode
GORIZIA. Da via Brass al mondo, da affrontare con addosso un camice da medico o sulla scena sotto i riflettori, o magari alle prese con le nuove tecnologie del domani. Sono tutti pronti a spiccare il volo gli otto diplomati eccellenti dell’istituto superiore “D’Annunzio”, ragazzi e ragazze premiati con il 100 tra i quali spiccano due bravissime che hanno ottenuto anche la lode, sono Elisa Burelli della 5All e Ilaria Ongaro, della 5Bbs.
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Elisa inseguirà con tutte le sue forze il sogno di una vita, quello di poter recitare. «Mi ritengo estremamente fortunata perché per me il futuro è sempre stato chiaro – dice –. Sin dall’età di 8 anni desidero lavorare nel mondo dello spettacolo, con il cinema e il teatro che sono le mie passioni più grandi e ora spero di poter vivere anche a livello professionale». Così a ottobre Elisa tenterà i provini per l’Accademia internazionale d’arte drammatica di Roma.
Ha un animo artistico anche Ilaria, l’altra studentessa da 100 e lode del “D’Annunzio”. Ballerina hip-hop per passione, un domani si vede però medico.
«Spero di continuare a coltivare la mia passione per la danza, anche se non sarà facile affiancarla allo studio – racconta –. Studierò Medicina a Udine, mi affascina soprattutto il ruolo del medico legale, ma so che avrò tanto tempo anche per fare altre scelte». Aveva messo nel mirino il massimo dei voti da tempo la sua compagna Giorgia Maggio.
E il 100 è arrivato. «Sono felicissima – racconta Giorgia, che ama leggere e ha un passato da pallavolista a Turriaco –, e non vedo l’ora di continuare ad approfondire le materie studiate a scuola, questa volta all’università: sto preparando il test d’ammissione a Medicina con un obiettivo chiaro, voglio diventare chirurgo, magari cardiochirurgo».
C’è un camice anche nel destino di Geraldine Crivici, 100 della 5Abs: «La prossima settimana ho la seconda sessione del test d’ingresso alla facoltà di Medicina di Trieste – dice la studentessa, appassionata di musica techno –. Diventare medico è sempre stato il mio sogno, in particolare vorrei fare la psichiatra, perché mi affascina il funzionamento del cervello. Se non dovessi studiare a Medicina, infatti, punterei sulle neuroscienze».
Pensava alla stessa facoltà Camilla Marzola, ma poi qualcosa è cambiato. «Ho capito che dovevo ascoltare il mio cuore, e così vorrei intraprendere un percorso di studi più creativo, in architettura o design – racconta –. Mi spiace però dover affrontare un test d’ingresso nonostante il 100 alla maturità: penso che in tal senso non venga resa giustizia a tanto impegno profuso negli anni di scuola».
Comunicare e unire le persone è invece la dote di Alice Terpin, che ha studiato all’indirizzo linguistico e parla spagnolo (anche grazie alle origini colombiane della mamma), inglese e tedesco. «Adesso studierò Comunicazione interlinguistica applicata a Trieste – racconta –, amo girare il mondo e ho avuto la possibilità di viaggiare, da Londra, dove vive mia sorella, fino a Cuba. Ma sarei felice anche se il mio domani fosse qui in Italia».
Tra tante bravissime, anche due ragazzi eccellenti: Francesco De Giovanni, futuro ingegnere informatico, e Andrea Negrisin, che studierà Scienze Ambientali. «Mi interesserebbe approfondire il campo delle reti e della cybersecurity – spiega Francesco –, e non a caso uno dei progetti di cui vado orgoglioso è quello relativo ad una applicazione per generare password sviluppata nell’ultimo anno». «Avevo scelto l’indirizzo biologico ambientale perché ho sempre amato la natura, e ora mi piacerebbe poter dare il mio contributo per l’ambiente – racconta invece Andrea –. Credo che la mia scuola mi abbia messo sulla strada giusta».