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Июль
2024

Addio all’ex Dc Claudio Mitri, dirigente della fonderia in Ferriera e una vita per il volontariato

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L’animo buono, i valori saldi di una volta, l’attenzione costante per il prossimo, l’impegno nella politica e nel volontariato. È destinata a restare scolpita nella memoria di molti la vicenda umana del triestino Claudio Mitri, deceduto pochi giorni fa dopo una malattia.

Mitri, 91 anni, è spirato domenica scorsa, il giorno del suo compleanno. Lascia la moglie Annamaria Tamburini, ex insegnante e dirigente scolastica e i quattro figli, Andrea, Tania, Fabio e Claudia.

Il percorso professionale di Mitri, perito elettrotecnico diplomato al Volta, comincia da giovanissimo in Ferriera, con l’allora Italsider a metà anni Cinquanta. Dopo un’esperienza a Milano, negli anni Sessanta ritorna a lavorare nello stabilimento di Muggia come dirigente del reparto fonderia.

La sensibilità nel sociale che gli è sempre stata propria, analogamente alla moglie Annamaria, lo spinge a mettersi a disposizione del mondo politico: è stato consigliere provinciale, per la Dc, dal ’75 all’80 e assessore (presidente Michele Zanetti) dal ’75 al ’77. Mitri è stato anche commissario all’Itis.

Ma ciò che lo contraddistingueva, come ricordano i famigliari più stretti e gli amici, è proprio questa propensione a sostenere le persone in difficoltà, forse forgiata nello scautismo, fin da ragazzino. «Ci sono tante cose da dire su mio padre, certamente una persona d’altri tempi cresciuta con valori molti forti, come il senso della famiglia e l’importanza della solidarietà, che ha portato avanti per tutta la sua vita», ripercorre il figlio Andrea, ex giocatore della Triestina a fine anni Settanta. «Tra queste caratteristiche ce ne sono sicuramente due molto importanti: l’apertura agli altri e l’accoglienza».

Il volontariato, quindi, che Mitri porterà avanti in numerosi settori e, per molto tempo e fino in età avanzata, nell’associazione de Banfield, dove ha continuato a recarsi finché ha potuto.

Mitri amava tantissimo anche la montagna e ha guidato per anni, dal 2000 al 2005, la XXX Ottobre, Sezione del Cai di Trieste.

Se c’è un rimpianto, forse, è la mancata partecipazione a fine anni Novanta a una spedizione in Tibet, che Mitri stesso aveva organizzato e che avrebbe voluto accompagnare, in appoggio, nel viaggio e nel campo base. Le condizioni di salute non glielo avevano consentito.

La famiglia è molto riconoscente nei confronti del personale sanitario che si è speso per le cure di Claudio Mitri e per le tante attenzioni profuse: i parenti, in particolare, ringraziano la dottoressa Maccaluso e l’infermiera Fausa della Struttura complessa rete Cure palliative e hospice e anche il personale dell’Hospice della Pineta del Carso di Aurisina.

Il funerale sarà celebrato da don Umberto Piccoli e da don Antonio Greco sabato alle 9.30 nella chiesa di Grignano.