Cortina si veste a festa con i cinque cerchi: «Le Olimpiadi una grande opportunità»
Dopo 68 anni Cortina d’Ampezzo torna ad ospitare i cinque cerchi olimpici e in questa occasione ospita anche gli Agitos, le tre curve colorate che rappresentano le paralimpiadi. I campioni ampezzani degli sport invernali Stefania Constantini (medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino 2022 per il curling), Flavio Menardi (campione mondiale di Para-bob), Mattia Gaspari, (campione mondiale di Skeleton) e Bruno Alberti Brill (90 anni, campione di sci alpino) con le autorità hanno svelato nella piazza che sarà intitolata ai Giochi del 1956 e del 2026, le installazioni olimpiche.
Gli “Spectaculars”, come vengono definiti in gergo olimpico, ossia i cinque cerchi simbolo delle Olimpiadi, e gli Agitos, simbolo delle Paralimpiadi ora fanno bella mostra di sé davanti alle Tofane e sono già in tanti a farsi un selfie con i simboli sportivi per eccellenza. Durante la cerimonia è stato ricordato il filo di sport, storia, cultura che unisce Cortina tra i Giochi invernali del 1956 e quelli del 2026.
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«Finalmente abbiamo un segno tangibile dei Giochi che Cortina ospiterà 70 anni dopo quelli del 1956, tra 564 giorni», ha dichiarato il sindaco Gianluca Lorenzi. «Per noi è un momento importante, che vogliamo condividere con la comunità. Dobbiamo capire il valore immenso delle Olimpiadi essendo una località che ospita i Giochi per la seconda volta. Non dobbiamo vedere le Olimpiadi come un problema, ma come un’opportunità. Chiedo a tutti di pensare al dopo, ad una Cortina migliore, con quelle infrastrutture che domandiamo da decenni e che ci saranno. Oggi vediamo tanti cantieri, ci sono disagi innegabili, ma dobbiamo pensare al futuro. Per anni abbiamo chiesto un rinnovamento, ora siamo dentro la fase di costruzione del rinnovamento. Lo dobbiamo soprattutto agli atleti che da sempre portano in alto il nome di Cortina».
La vicesindaca Roberta Alverà ha poi presentato un progetto che sarà inserito nelle Olimpiadi culturali di Milano Cortina che mappa, tramite fotografie stampate su cartoline, tutte le infrastrutture che vengono realizzate.
«Le Olimpiadi sono soprattutto sport», ha ricordato l’assessore Giorgio Da Rin, «e noi qui abbiamo il più alto numero di Azzurri d’Italia. Lo sport è la nostra storia, la nostra cultura, le nostre radici. Dobbiamo essere coesi e guardare al 2026 con fiducia ed entusiasmo».
È salito a Cortina per l'inaugurazione degli “Spectaculars” anche il neo prefetto di Belluno Antonello Roccoberton. «Cortina è una città olimpica», ha detto, «e questi simboli lo dimostrano ulteriormente. I Giochi saranno un’occasione di rilancio per l’Italia intera».
«Giochi che hanno portano un rilancio dal 2019», come ha ricordato la consigliera regionale Silvia Cestaro, «quando uscivamo distrutti dall’uragano Vaia e abbaiamo saputo trovare la forza di reagire grazie alla candidatura che ha dato una spinta importantissima al turismo ed ai territori». —