Salasso ecocentri in provincia di Treviso, Priula condona gli aumenti 2023
E sulla stangata degli accessi agli ecocentri, il bacino Priula fa dietrofront. Dopo le proteste – proprio “la tribuna” aveva sollevato per primo il caso di due utenti del Montebellunese salassati per le loro reiterate visite ai centri di smaltimento – per le bollette schizzate a cifre astronomiche , c’era chi aveva sottolineato come non ci fosse stata adeguata pubblicità e trasparenza alle nuove norma. Utenti arrabbiatissimi
Così il 15 luglio l’assemblea dei sindaci ha deliberato la sanatoria della quota accessi sul 2023 erga omnes: ne beneficeranno in toto sia le utenze domestiche che quelle non domestiche, in tutto oltre 200 mila fra Destra Piave, capoluogo ed hinterland.
E ha stabilito le nuove soglie per il 2024 degli accessi compresi nella tariffa, e che dunque non faranno scattare importi extra se saranno a fine anno al di sotto della soglia. Per quelle domestiche l’aumento va da 35 a 75 accessi annui – più del doppio – e per le non domestiche da 10 a 75 accessi annui, dunque oltre 7 volte tanto.
«Scelta per i cittadini»
In una nota, il bacino Priula parla di «decisione che viene incontro ai cittadini, rivedendo il numero di accessi compresi in tariffa», e sottolinea come «risponda alle esigenze di alcuni gruppi di utenti che non hanno avuto modo di essere correttamente informati e di adattarsi alle nuove disposizioni in vigore». Le proteste, ma anche il pressing di numero sindaci cui si erano rivolti cittadini e artigiani in difficoltà, - anche a pagare gli importi saliti alle stelle - ha indotto il consiglio di bacino al ad analizzare anche i dati sugli accessi.
Accessi record: oltre 400
Sono stati 1.704 i titolari di utenze che avevano sforato la quota dei 35 accessi annui (lo 0,7% del totale): di questi 1.055 avevano effettuato da 1 a 10 ingressi extra, 476 da 11 a 30 sforamenti, poco più di 200 avevano superato i 65 accessi annui. Ma in qualche caso - davvero da record, c’era stato chi aveva portato materiale agli ecocentri 400 volte. Più di uno al giorno.
«Ci sono cittadini che avevano superato la soglia per mancata informazione, penso perlopiù ad anziani che si recano all’ecocentro anche solo per un sacchetto», spiega il vicepresidente reggente dal consiglio Priula, Franco Bonesso, sindaco di Trevignano, «Ma non dimentichiamo che tra i grandi utilizzatori degli ecocentri ci sono anche alcuni ‘furbetti’ che nascondono un dubbio accesso sistematico dietro a conferimenti di utenze domestiche. Per questo avevamo deciso di introdurre le nuove soglie. Oggi , con le nuove soglie, i sindaci tutti hanno voluto dare un segnale di vicinanza ai cittadini, con un aumento importante rilevante e significativo degli accessi compresi in tariffa, che per le non domestiche arriva a oltre 7 volte».
E Bonesso conclude: «L’assemblea dei sindaci rimane impegnata nel trovare soluzioni che bilancino equità sociale e sostenibilità economica e ambientale del sistema di gestione dei rifiuti. Questa revisione è un passo importante per proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione e le attività produttive. Ma nel contempo garantiremo il massimo controllo su ogni abuso del sistema».