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Июль
2024

Fabbriche bollenti, alla Rica si esce prima. Trenta malori al giorno in provincia di Treviso

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Fabbriche chiuse in anticipo e operai invitati ad andare a casa prima della fine del turno a causa del grande caldo.

Accade alla Rica di Conegliano e Vittorio Veneto, Gruppo Zoppas. Oggi e domani, «viste le alte temperature», i lavoratori dell’intero stabilimento vittoriese «usufruiranno di due ore di permesso retribuito collettivo (Par) in uscita». Stessa sorte alla Rica di Conegliano, sia per chi opera nel reparto silicone, sia per chi, pur essendo assegnato ad altro reparto, vi ha a che fare.

Le altre aziende

Nessuno sottovaluta l’impatto del gran caldo di questi giorni - un numero su tutti: l’Ulss 2 è alle prese con una media di trenta ingressi al giorno, nei suoi pronti soccorso, per le conseguenze del calore tra la popolazione più anziana e fragile.

Ed è per questo che le aziende corrono ai ripari. Electrolux, nella porzione più moderna dello stabilimento, può contare su sistema di raffrescamento adiabatico che abbatte di circa 5 gradi la temperatura.

Temperature più alte, invece, segnalano i lavoratori, all’imballo e nei reparti tecnologici, dove - fanno sapere le Rsu - non è esclusa la possibilità di fermarsi (ieri secondo turno cancellato e coperto con cassa integrazione, ma per una mancanza di materiali). Aria condizionata alla DeLonghi, e ovunque nella Marca tante assenze dovute a spossatezza con relativa malattia.

Il primario

Proprio mercoledì 10 luglio , la centralina di Mogliano ha infatti catalogato come “forte”, cioè di massima intensità, il disagio fisico da caldo sul nostro territorio.

Arriva quindi l’appello del primario del Pronto soccorso di Treviso, il dottor Enrico Bernardi: «Va fatta attenzione, soprattutto per le persone anziane. L’invito ai familiari e ai caregiver è a prendersi cura stando molto attenti all’idratazione. Bisogna che gli anziani, anche se non hanno lo stimolo della sete, vengano seguiti nel bere spesso acqua o succhi di frutta diluiti, evitando gli alcolici. Da controllare anche la pressione sanguigna, per coloro che assumono diuretici e antipertensivi, se troppo bassa è bene consultare il proprio medico di famiglia per aggiustare la terapia farmacologica».

L’impatto sulla salute

Difficoltà a respirare, senso di affaticamento, disidratazione e sincopi. L’impatto del grande caldo sulla salute dei trevigiani si sta facendo sentire con una trentina di malori al giorno gestiti dai pronto soccorso dell’Ulss 2.

«Tutti casi che abbiamo gestito con la messa sotto osservazione dei pazienti che, una volta reidratati e recuperate le forze, vengono dimessi» prosegue il primario Bernardi. Tra gli altri consigli diffusi dall’esperto, l’invito a rimanere in casa nelle ore più calde del giorno, magari utilizzando un ventilatore per muovere l’aria, se non si ha il climatizzatore.

«Inoltre, sarebbe opportuno uscire di casa prima delle 9.30 del mattino e dopo le 18.30, evitando di fare l’orto o altre attività sotto il sole cocente» aggiunge il dottor Bernardi. Per agevolare la popolazione che non vive in ambienti freschi è attivo da inizio luglio il piano caldo del Comune di Treviso varato per prevenire gli effetti negativi delle bolle di calore sulla popolazione più in là con gli anni.