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Parigi 2024. Arianna Errigo, “non è mai troppo tardi” per ambire alla definitiva consacrazione

Parigi 2024. Arianna Errigo, “non è mai troppo tardi” per ambire alla definitiva consacrazione

Arianna Errigo sarà la portabandiera femminile dell’Italia ai Giochi olimpici di Parigi 2024, dove andrà alla ricerca della definitiva consacrazione. Pur dotata di un talento sopraffino e sulla cresta dell’onda del successo ormai da tre lustri abbondanti, la trentaseienne lombarda non è ancora riuscita a fregiarsi dell’oro individuale a Cinque cerchi.

A Londra 2012 ebbe il merito di detronizzare Valentina Vezzali, reduce da tre trionfi consecutivi, infliggendo alla jesina la prima sconfitta in un tabellone olimpico dal momento in cui aveva ceduto a Laura Badea nella lontana finale di Atlanta 1996. Cionondimeno, Arianna non riuscì a completare l’opera, poiché fu battuta nell’assalto decisivo da Elisa Di Francisca, fregiatasi della corona d’Olimpia ormai vacante.

Un argento più amaro che dolce, per Errigo, comunque in linea con i valori dell’epoca. Anzi, quanto accadde sulle pedane londinesi fu una replica del film visto ai Mondiali di Parigi 2010, quando Arianna battè Vezzali in semifinale prima di cedere proprio a Di Francisca in finale.

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Viceversa, l’esito di Rio de Janeiro 2016 fu un’immensa e inaspettata delusione. La brianzola si presentò ai Giochi brasiliani da favorita assoluta, ma venne inopinatamente sconfitta agli ottavi di finale dall’allora sconosciuta canadese Eleanor Harvey. Un rovescio clamoroso, ennesima dimostrazione di come nello sport nulla debba essere dato per scontato. Tokyo 2021, giunta in un momento storico molto particolare, si risolse infine con l’uscita di scena ai quarti di finale per mano di Alice Volpi.

Con il passare del tempo, il palmares di Errigo si è fatto estremamente rigoglioso. Le affermazioni divise fra Mondiali, Coppe del Mondo ed Europei l’hanno tramutata in una delle più grandi “incompiute” del fioretto femminile. A Parigi 2024, Arianna resterà in questo malinconico club di cui fanno parte anche Galina Gorokhova, Cornelia Hanisch e Sabine Bau? Oppure ne uscirà in quella che potrebbe essere la sua ultima occasione?

Le possibilità di consacrarsi ci sono, eccome. La lombarda – nel frattempo diventata mamma – ha artigliato il successo post-gravidanza proprio ai recentissimi Europei di Basilea. I risultati della stagione corrente la pongono fra le quattro favorite per la medaglia d’oro assieme alla già citata Volpi, alla campionessa olimpica in carica Lee Kiefer e alla rampante Martina Favaretto. Per tutte, ma soprattutto per lei, il “giorno del destino” sarà domenica 28 luglio.