A Banchette Mazza punta forte sulle associazioni, Paldino si occupa di far unire le forze
BANCHETTE
Presentato alla decina di associazioni di Banchette dal sindaco Antonio Mazza lo scorso giovedì, 4 luglio, il neo consigliere delegato alle associazioni Piero Franco Paldino, 53 anni ingegnere informatico, da ventiquattro anni residente a Banchette, ma di origine cosentine, si è già dimostrato molto determinato e concreto nel ruolo che l'aspetta da qui ai prossimi cinque anni.
Solamente una la promessa, ma sicuramente la più importante in prospettiva. Si tratta di concentrare tutte le energie e le competenze acquisite nel corso del tempo allo scopo di contribuire a rendere sempre più efficienti le varie associazioni, che sono il simbolo di una comunità.
Questo ruolo quanto la gratifica e perché l'ha accettato?
«Sono a Banchette dall’anno 2000 e in cuor mio ho sempre sostenuto che dare una mano a chi ne ha bisogno sia un aspetto molto gratificante e così, non appena il sindaco mi ha conferito questo ruolo subito dopo le elezioni, l'ho accettato con grande entusiasmo e determinazione. Sono fiero e orgoglioso di essere il riferimento di tutte le associazioni di Banchette, con l'augurio che possano crescere e rappresentare sempre al meglio il paese».
In questa nuova veste è alla sua prima volta?
«Qui a Banchette si e in questi ventiquattro anni che abito in questo comune ho potuto notarne la crescita, sia sul piano dei servizi, che del sociale. Non mi spaventa assolutamente il ruolo, anche perché anni fa, e più precisamente nel 1998, ho lavorato al Comune di Firenze collaborando con il direttore dell'assessorato alla sicurezza sociale».
Qual è il futuro del mondo associazionistico?
«L'unione fa la forza, è un motto che calza a pennello in questo caso. Più le varie associazioni di un territorio sono unite, ci si aiuta reciprocamente senza mai anteporre l'ego e più possono nascere idee ed innovazioni per rendere i vari eventi ancora più belli ed attraenti al pubblico che sceglie di venirli a vivere».
Come si è integrato in una piccola realtà, come quella di Banchette?
«Mi sono trasferito a Banchette con la famiglia per motivi di lavoro, mia moglie Rosa fa la catechista e mi piace dare una mano anche in quell'ambito, occupandomi di grafica ad esempio, abbiamo due figli e uno di loro ha giocato per la locale squadra del Banchette, di cui sono stato anche dirigente».
Come vede il futuro di Banchette?
«Avere una decina di associazioni presenti sul territorio è un numero importante, ci metteremo a lavorare affinché possano ancora crescere tutte e, perché no, non ne nascano altre. Il connubio tra associazioni e popolazione dev'essere sempre molto forte. È bello che ci siano persone che decidano di far parte di un'associazione».
Paldino alle ultime elezioni è risultato terzo nelle preferenze ed anche questo aspetto è un indice che i banchettesi hanno voluto accordargli la fiducia, che ora dovrà saper ripagare.
L'inizio di questa avventura, che Paldino chiama vocazione, è stato incoraggiante e molto promettente.