Wimbledon, Fabio Fognini: “Dispiaciuto, stavo giocando bene. Indeciso sul futuro”
Fabio Fognini saluta Wimbledon con l’amaro in bocca. Dopo l’interruzione di ieri, il tennista italiano è sceso nuovamente in campo contro Roberto Bautista-Agut senza replicare l’ottima prestazione messa in scena ieri. Senza trovare alibi, ma analizzando in maniera lucida, Fognini ha parlato di questa eliminazione.
Per prima cosa le sensazioni: “Sono dispiaciuto perché stavo giocando bene, oggi è un set a parte, lo sport è così. Ai punti avrei vinto io. Questo sport dà e toglie, non ho nulla da recriminare. Oggi è stata una partita a parte dove non si può parlare di tennis poiché era difficile giocarci. Lui è stato leggermente più solido e l’ha portata a casa, nulla di più”
Parlando più in generale, Fognini dice: “Ho giocato bene queste due settimane dopo tre anni che non giocavo sulla superficie, mi sono divertito e questa è la cosa principale. Ovviamente ora mi rode un pochettino perché ieri ero un altro, oggi faccio fatica a fare l’analisi. Lui ha giocato meglio, io sono stato più teso, il mio gioco non ha pagato come ieri. Lo sport è bello per questo, ti fa incazzare e lo accetti”
Cos’è mancato oggi? “Ovviamente la prima cosa è il fisico. Abbiamo giocato tre ore e mezza ieri quindi a 37 anni ne ho risentito, è normale. Pensi di essere vicino alla vittoria, abbiamo stoppato più volte poiché era scivolato. Il dispiacere è non aver potuto concludere ciò che ho fatto ieri, poi arrivare ad un terzo turno a Wimbledon mi lascia senza recriminazioni. Gioco meglio, ho perso e meritava lui”
Sul suo futuro, con un pizzico di ironia, Fognini commenta: “Sono ancora un po’ indeciso, purtroppo c’è di mezzo la famiglia e le varie programmazioni si devono modificare. Se fossi stato dentro i Masters 1000 prendevo e andavo a giocare, senza dubbio. Adesso ho ancora qualche incognita. Non devo dimostrare più niente a nessuno, mi sto divertendo anche se su questa superficie si gioca poco durante l’anno. Io ho un paio di idee, una l’ho proposta a Flavia ma me l’ha bocciata (ride, ndr). Amo questo sport e la competizione, però ho già dato. Mi sto rifacendo gli occhi dopo tanti anni con Jannik e gli altri giovani, finalmente siamo tanti e parlano del nostro sport, cosa che prima non accadeva. Negli ultimi 20 anni è stato un monologo Federer-Nadal-Djokovic, ogni tanto Murray e Wawrinka. Da appassionato e veterano di tennis è bello vedere che c’è passione, Jannik sta portando questa grande cosa in Italia che mancava. L’ho sempre detto anche durante il mio apice, ora guardo e sorrido perché finalmente qualcosa è cambiato, va ringraziato Sinner che sta facendo cose straordinarie. In Italia lo sappiamo, è tutto calcio, calcio, calcio. Jannik sta facendo in modo che parlino molto di tennis che comunque è uno sport che può appassionare tanta gente”