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Июль
2024

Accoltellano un uomo che difende una ragazza, poi provocano un tamponamento: in casa avevano pistole e hashish

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Un accoltellamento ad Aviano, un tamponamento provocato a Fontanafredda, due arresti in flagranza per detenzione di droga ai fini di spaccio e 820 grammi di hashish sequestrati fra Porcia e Pordenone. Sono i fotogrammi della sequenza che martedì ha avuto come protagonisti due fratelli. A scrivere i titoli di coda, per loro, è stata la squadra mobile di Pordenone, guidata dal vicequestore aggiunto Andrea Rosato.

Tutto è cominciato ad Aviano, alle 15.30, quando è stato segnalato l’accoltellamento. Dalle testimonianze è emerso che una coppia di fidanzati stava discutendo con una ragazza. L’uomo, di Aviano, pretendeva da lei la restituzione di 50 euro. Un giovane, a bordo di un’auto, ha assistito alla scena e ha deciso di intervenire.

Ha apostrofato l’uomo, chiedendogli perché stesse prendendo a male parole la ragazza. L’altro gli ha sferrato due pugni. A quel punto il giovane lo ha ferito con due coltellate al petto e alla testa, perforandogli anche un polmone (15 giorni di prognosi, il ferito è ancora in ospedale), poi si è allontanato su una Opel Corsa.

Sul punto la fidanzata e la ragazza hanno riferito che ha preso il coltello a serramanico dall’auto, lui invece ha detto di averlo estratto dalla tasca. Identificato come un ventiquattrenne italiano residente a Porcia, è stato rintracciato dalla squadra mobile nei pressi della base di Aviano.

In auto c’erano il coltello insanguinato e un piccolo contenitore intriso di hashish. Nella successiva perquisizione domiciliare con l’ausilio dell’unità cinofila della polizia locale sono stati trovati e sequestrati un revolver calibro 38 Smith &Wesson detenuta illegalmente e una pistola a salve Bruni Modello 92 modificata e priva di tappo rosso, 23 cartucce, 50 colpi a salve e 48 grossi petardi privi di marchio Ce.

Nel frigorifero c’erano 100 grammi di hashish in panetti e materiale per confezionare la droga. In casa, a Porcia, è passato il fratello di 21 anni. Dopo aver fornito parziali generalità, si è allontanato in un modo sospetto. Seguito a distanza, ha tamponato un’auto sulla Pontebbana a Fontanafredda.

L’odore in auto ha insospettito gli investigatori, che hanno esteso la perquisizione al suo domicilio a Pordenone. Per aprire la porta sono arrivati i vigili del fuoco: la coppia ha detto di non avere le chiavi. In un cassetto dell’armadio in camera da letto sono stati rinvenuti 720 grammi di hashish in panetti, materiale per il confezionamento e il taglio dello stupefacente. In una fioriera sul terrazzino è stata trovata una scacciacani. I due giovani sono finiti in carcere, su disposizione del pm Carmelo Barbaro. Ieri i fratelli, assistiti dagli avvocati Riccardo Bravin e Roberto Cescutti, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere dinanzi al gip Rodolfo Piccin, che ha convalidato gli arresti e disposto i domiciliari con braccialetto elettronico. Per esigenze investigative, non forniamo le generalità degli indagati.