Sollecito della Tari via mail? Attenzione, è una truffa. Il Comune di Cividale: non fate il bonifico
CIVIDALE. Un “sollecito di pagamento” (da effettuare entro venti giorni) per la Tari delle annualità 2023/24, inviato via mail o addirittura tramite Pec: l’hanno ricevuto alcune attività produttive del Cividalese, che insospettite dall’avviso – corredato delle coordinate Iban su cui effettuare il bonifico – hanno contattato l’ufficio comunale Tributi, per chiedere se la missiva fosse in qualche modo riconducibile all’Ente locale o alla Net, la società che gestisce in città il sistema della raccolta dei rifiuti. Immediate le verifiche: «Le mail in questione – dichiara l’assessore alle finanze Catia Brinis – non sono state inviate né dal municipio né dalla Net spa. Non va dunque fatto alcun versamento: per informare la cittadinanza del tentativo di truffa abbiamo subito pubblicato un’informativa sul sito internet del Comune.
Gli uffici sono a disposizione per eventuali informazioni o chiarimenti: chi ne avesse bisogno può contattare il numero 0432-700815 oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica tributi@friuliorientale.comunitafvg.it».
L’ingiunzione di pagamento farlocca è arrivata pure a un esponente dell’amministrazione, il consigliere di maggioranza Manlio Boccolini, che l’ha ricevuta in relazione al suo negozio: «Mi è stata inoltrata sulla Pec», testimonia, spiegando di aver subito effettuato le verifiche del caso, riscontrando la regolarità dei versamenti relativi agli anni 2023/24 e avendo così la conferma che, come immaginato, si trattava di un tentato raggiro. «Era già successo nei mesi scorsi con l’Imu», ricorda il sindaco Daniela Bernardi, ribadendo l’invito all’attenzione.
«Chi riceve la comunicazione – dichiara – è pregato di farlo subito sapere agli uffici municipali o al Corpo di polizia locale della Comunità del Friuli Orientale», che infatti sta monitorando con attenzione la vicenda: per ora, rende noto il comandante Fabiano Gallizia, l’ufficio Tributi ha ricevuto quattro segnalazioni, perché fortunatamente i destinatari del messaggio hanno appunto intuito che qualcosa non tornava. «Stiamo facendo una serie di verifiche, raccogliendo le testimonianze di chi ha subito il tentativo di raggiro – fa sapere il comandante –, per poi trasmettere il tutto al Commissariato cividalese, affinché vengano avviate le indagini sull’accaduto». In nessun caso – conclude Gallizia, rinnovando l’esortazione a contattare subito la polizia locale o gli uffici dell’Ente nell’eventualità di ricezione della mail – potrebbe essere un’azienda terza a richiedere il pagamento di una tassa comunale