L’Unesco ha detto sì: i Colli Euganei diventano Riserva della Biosfera
I Colli Euganei sono ufficialmente una Riserva della Biosfera Unesco. Ad Agadir, in Marocco, il consiglio internazionale per il coordinamento del progetto Man and the Biosphere (Mab) ha ammesso le colline padovane e l’area termale tra i luoghi riconosciuti un’eccellenza mondiale per l’altissimo valore ambientale e per la capacità umana di assicurare lo sviluppo economico del territorio nel rispetto degli ecosistemi.
L’annuncio è arrivato poco dopo le 13 di venerdì 5 luglio, nel corso del 36esimo consiglio internazionale Mab. La proclamazione era prevista per le 16, ma è stata anticipata alla mattinata. In Marocco, a rappresentare gli Euganei, c’era l’assessore regionale Cristiano Corazzari e il presidente del Parco Alessandro Frizzarin. Con i Colli Euganei erano candidati altri 10 siti da 10 Paesi del mondo, per un’area totale di 37.400 kmq.
[[ge:gnn:mattinopadova:14450465]]
I Colli Euganei sono il ventunesimo sito italiano a ottenere il riconoscimento, che in Veneto è già andato in passato al Delta del Po, Po Grande e al Monte Grappa. Sono invece poco più di 750 le Riserve riconosciute dall’Unesco, in 134 Paesi di tutto il mondo.
«L'area dei Colli Euganei presenta uno spettacolare paesaggio caratterizzato da un gruppo di 81 pittoresche colline vulcaniche che variano in altezza da 300 a 600 metri nella Pianura Padovano-Veneta a sud-ovest della città di Padova», è la nota diffusa dal Mab per descrivere quest’area. «Includono il Monte Venda, la collina più alta della regione, oltre a centri termali, e una rigogliosa pianura agricola ricca di uliveti e vigneti. La regione possiede un ricco patrimonio naturale e culturale legato alla sua storia vulcanica e alle acque termali. I Colli Euganei, infatti, rappresentano il bacino termale più grande d'Europa, con una superficie di circa 23 kmq».
[[ge:gnn:mattinopadova:14450489]]
Ma cosa significa diventare una Riserva della Biosfera? Significa entrare in una rete di cooperazione e di condivisione internazionale, fatta di realtà che puntano alla crescita del territorio, anche dal punto di vista socioeconomico, nel rispetto e nella tutela degli ecosistemi e delle biodiversità. L’obiettivo di una Riserva della Biosfera è in poche parole quello di preservare e generare valori naturali e culturali attraverso una gestione scientificamente corretta, socialmente rispettosa, culturalmente creativa ed operativamente sostenibile. «Le Riserva nascono e operano anche e soprattutto per la popolazione e la comunità, per quelle popolazioni e comunità che vivono nella natura», si è ribadito ad Agadir.
[[ge:gnn:mattinopadova:14450506]]
Indirettamente, oltre alla crescita sostenibile del territorio e alla sua tutela, il riconoscimento Unesco garantirà anche una vetrina promozionale sul mondo, con – si spera – importanti ricadute in fatto di turismo. Questo è infatti il più grande network di siti che lavorano sul fronte della tutela ambientale e dello sviluppo umano.
[[ge:gnn:mattinopadova:14450464]]
Il percorso che ha portato il marchio Unesco negli Euganei è partito nel 2016, su intuizione di Franco Zanovello, compianto presidente dell’associazione Strada del Vino dei Colli Euganei. La proposta di Zanovello, in realtà, complice anche alcuni scombussolamenti politici nel Parco Colli, è ben diversa da quella che oggi viene approvata. Dal 2021 il Parco Colli, promotore della candidatura e futuro coordinatore della nuova Biosfera, ha avviato l’iter ufficiale, fino alla trasmissione del Dossier di candidatura a Parigi dopo la sottoscrizione di tutti i sindaci euganei dello scorso agosto.
[[ge:gnn:mattinopadova:13015459]]
La nuova Riserva della Biosfera Colli Euganei ha un’estensione di 34 mila ettari, più del doppio di quella del Parco Colli, comunque inferiore rispetto alla media delle altre aree Mab. L’8,7% di quest’area è definita “zona core”, in cui senza alcun ostacolo o attenuante va preservata la biodiversità vegetale e animale.
[[ge:gnn:mattinopadova:14443658]]
Un dato su tutti, per capire di che capitale naturale si sta parlando: nell’area della Biosfera si contano 1.592 piante vascolari (con radici, fusto e foglie), di cui due endemiche, cioè presenti esclusivamente in questo territorio (il camedrio degli Euganei e il ranuncolo mediogracile), ma anche 52 specie di ortotteri, 51 di lepidotteri, 280 di coleotteri, 11 specie di anfibi, 18 specie autoctone di pesci, 30 specie di mammiferi e numerose specie di rettili e uccelli, che qui trovano luogo ideale per la riproduzione.
[[ge:gnn:mattinopadova:14445424]]
Il primo a commentare ufficialmente il riconoscimento è il presidente veneto Luca Zaia: «E’ una grande giornata per i nostri Colli Euganei: oggi hanno conquistato il riconoscimento Unesco. Sono stati iscritti nella Lista delle Riserve Mondiali della Biodiversità (Mab): luoghi esemplari in cui lo sviluppo economico, sociale e culturale è sostenibile e trae giovamento dal rispetto dell’ecosistema e della biodiversità. Sono luoghi vivi e unici al mondo, in cui è possibile assicurare uno sviluppo eco-compatibile e un ambiente vivibile in un contesto globale caratterizzato da processi di rapida urbanizzazione e di eccessivo consumo energetico considerati come fattori scatenanti dei cambiamenti climatici. Con il risultato di oggi, il Veneto arriva a 18 riconoscimenti Unesco conquistando il record nazionale: 9 siti patrimonio materiale (da Venezia a Verona, da Vicenza a Padova, dalle Dolomiti a Conegliano e Valdobbiadene, dai siti palafitticoli alle opere di difesa veneziane), 5 patrimoni immateriali (Arte delle perle di vetro, Tocatì, Transumanza, Muretti a secco, Opera lirica), 4 riserve Mab (Po Grande, Delta del Po, Monte Grappa, Colli Euganei). Per i Colli ora si aprono nuovi scenari, siamo pronti ad un grande progetto di promozione e sviluppo».
E ora? Il lavoro, in realtà, è tutt’altro che concluso: si dovrà lavorare da subito alla formazione della governance e della struttura che gestirà la Riserva, anche perché la stessa Unesco detterà tempi e modalità da rispettare. Per adesso, almeno per oggi, si può tirare il fiato...e brindare. Con Serprino e Fior d’Arancio, ovviamente.