Portobuffolè, ex promessa del ciclismo trovato morto a trent’anni
Trovato morto a Portobuffolè, cittadina in cui abitava da poco, il trentenne Dimitri Verardo. È un lutto gravissimo, che colpisce anche il mondo dello sport. In particolare quello del ciclismo, disciplina che il trentenne originario di Sacile ha praticato fino a pochi anni fa e che gli aveva permesso di farsi conoscere e apprezzare. Era stato nel 2010 vicecampione italiano della velocità a squadre nella categoria juniores con la squadra del Friuli Venezia Giulia. Un lutto improvviso, e oggi senza un perché, che ha sconvolto due paesi e un’intera famiglia. Verardo era padre di una bambina.
In passato il trentenne aveva corso come dilettante in Friuli con la maglia della Società ciclistica di Fontanafredda, lo sporto era la sua più grande passione. Al lutto si è unito ieri anche Il Museo del Ciclismo Alto Livenza e Portobuffolè, che lo ha omaggiato con una foto sui social in cui compariva sorridente e felice con la maglia gialla del Fontanafredda. «Ci uniamo al dolore della famiglia Verardo per la perdita del caro Dimitri», hanno scritto sopra la foto.
Il trentenne era cresciuto in Friuli nella vicina Sacile, ma recentemente di era trasferito a Portobuffolè. Nel suo paese di nascita si celebreranno i funerali nella chiesa di San Michele con inizio alle 16. Verardo oltre alla figlioletta lascia anche diversi altri parenti e molti amici. I genitori e il fratello hanno chiesto di non donare fiori ma eventuali offerte che saranno devolute alla cooperativa La Ginestra. La salma sarà poi trasferita sempre a Sacile nel cimitero di San Odorico.