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Июль
2024

Padova, il ponte dei Graissi danneggiato dal macchinario che estirpa le erbacce

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Sfregiato, rovinato e deturpato. È così che si presenta da un paio di giorni il ponte dei Graissi in quel di San Gregorio Magno a Padova, che da secoli permette il transito sul fiume Piovego.

La storia lo colloca in quella posizione dall’anno mille, quando iniziarono le grandi bonifiche che portarono alla realizzazione della struttura prima in legno e poi in pietra.

La fresa di una ditta intenta a falciare il verde pubblico nell’area golenale e sugli argini, si è abbattuta con violenza su una delle spalle del manufatto, asportando parte delle pietre che dal 1700 lo compongono.

Un errore di valutazione evidentemente, perché l’intento tutto sommato sembrava buono: l’obiettivo finale era quello di eliminare erbacce e edera lungo tutto il ponte e le sue pareti laterali.

Oggi il verde infestante purtroppo è ancora lì, perché evidentemente l’operatore dopo essersi reso conto dello sbaglio ha immediatamente sospeso il lavoro di pulizia e rimozione delle piante e lasciato a metà l’opera di bonifica.

A scoprire il danno sono stati alcuni residenti, che tengono sotto controllo l’area nella quale vivono e che sono rimasti stupiti nel vedere lo scempio perpetrato al monumento.

«Sono andato a passeggiare come sempre e devo dire la verità, anche a controllare i lavori che erano in corso. Camminando ho notato immediatamente il danno al parapetto e l’asportazione di parte dei mattoni in cotto» racconta il cittadino che ha scoperto l’offesa.

«Avevo visto poco prima in azione la macchina che cercava di estirpare l’edera e i rami delle piante, ma mai avrei immaginato un disastro del genere. Immediatamente ho preso il telefonino e ho iniziato a filmare quello che era accaduto e devo dire che la rabbia è stata tanta, perché se non fossi passato in quel preciso momento, di sicuro nessuno avrebbe denunciato l’accaduto e la ditta che ha fatto questo disastro l’avrebbe passata liscia».

Quasi un metro di squarcio ha fatto emergere il colore originale della pietra che oggi si presenta rosa e con centinaia di schegge create dalla macchina decisamente poco delicata.

«Questo è quello che succede in Italia» racconta G. P, un altro residente che da anni si batte per la realizzazione di un nuovo ponte sul fiume per evitare che autobus e veicoli passino sopra quello vecchio. «Bisogna che venga realizzata una passerella per tutti i mezzi e che il ponte dei Graissi venga reso ciclopedonale e basta. Non esiste che un’opera storica venga bistrattata in questo modo».

La notizia del danneggiamento è arrivata agli assessori comunali che hanno immediatamente cercato di capire di chi fosse la responsabilità.

All’inizio si credeva del Genio Civile, ma con il passare delle ore è emersa la colpa da parte di una ditta incaricata direttamente dall’Amministrazione di Padova.

«Dopo alcune verifiche abbiamo appurato che l’errore è stato perpetrato da una impresa che lavorava per noi» ha confermato l’assessore al Verde Antonio Bressa, «il video che evidenzia il danno è giunto anche in Comune e ora con l’assessore all’Edilizia monumentale Andrea Colasio stabiliremo il da farsi e come rivalerci per ottenere la risistemazione del manufatto. Ci sarà decisamente bisogno di un restauro conservativo» annuncia Bressa, «e dovranno intervenire anche altri organi competenti in materia, non sarà una passeggiata. Certo lavorando queste cose possono capitare, ma vanno riferite. Per fortuna i cittadini hanno segnalato l’evento e ora capiremo come procedere anche dal punto di vista assicurativo» conclude l’assessore.