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Июль
2024

Sì della regione a 140 assunzioni in più al San Matteo: infermieri, medici e Oss

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Pavia. I dipendenti del policlinico – in stato d’agitazione anche per via delle carenze di personale – sono circa 3.900 in tutto, ma potrebbero diventare 4.040. Regione ha autorizzato un aumento di 140 unità al netto di ritiri e pensionamenti: si tratta di un centinaio di infermieri, operatori sanitari e tecnici oltre a una quarantina di medici, forze nuove da inserire nei reparti in affanno per dare ossigeno ai dipendenti già in servizio, che più volte hanno raccontato le difficoltà del lavoro sotto organico in uno dei maggiori ospedali di Lombardia, che come gli altri fatica nella ricerca di personale.

«È stato dato tanto»

«Abbiamo portato a casa un aumento della pianta organica da 140 dipendenti tramite il piano triennale dei fabbisogni 2024-26. Si tratta di un incremento al netto del turn over» spiega Alessandro Venturi, presidente del policlinico. Il piano dei fabbisogni è il documento attraverso cui gli ospedali, di anno in anno, mettono nero su bianco i numeri e le esigenze di personale necessario a sostenere le attività di cura e, all’inizio del suo secondo mandato da presidente del consiglio di amministrazione, Venturi aveva comunicato la volontà di aumentare la quota di infermieri, tecnici, operatori e medici in servizio: in tutto, 300 persone da assumere in tre anni per rinforzare gli organici. «Il San Matteo – prosegue Venturi – ha dato tanto al sistema sanitario regionale e ritengo giusto che l’impegno venga riconosciuto: anche secondo le rilevazioni, il policlinico ha un quota di personale sottodimensionata rispetto alle performance che deve garantire. Per questo l’azienda ha bisogno di rinforzarsi: non escludo si possa arrivare a un aumento della pianta organica di 300 unità in tre anni». La carenza di personale è un elemento sottolineato anche da Agenas (agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) in una sua recente pubblicazione: «Relativamente all’area del personale si osserva un evidente decremento di performance, che passa dal livello “medio” del 2019 a quello “basso” del 2021, in particolare per il decremento nella dotazione di personale rispetto al numero di posti letto» scriveva l’agenzia a febbraio di quest’anno.

Infermieri e Oss

La notizia è stata comunicata anche ai sindacati nel corso di un incontro tenuto la settimana scorsa, dov’è stato dettagliato almeno una parte dell’incremento autorizzato da Regione, che tra le altre cose ha dato l’ok ad assumere 50 infermieri in più e 25 operatori socio-sanitari (Oss) oltre ai tecnici e altre figure del comparto.

Il policlinico, si apprende, ha già avviato le procedure per inserire i 25 operatori sanitari, che stanno entrando nei reparti in queste settimane. «Stiamo già procedendo con 25 assunzioni pescando dalla graduatoria, più altri quattro inserimenti per rimpiazzare alcune fuoriuscite: abbiamo cominciato a questo mese e gli inserimenti proseguiranno fino a settembre, così che i nuovi assunti diano una mano ad affrontare il periodo estivo» spiega Giusi Grugnetti, direttrice delle professioni sanitarie del policlinico (Sitra). «Con questo incremento, dovremmo arrivare a 535 operatori socio sanitari in servizio nei reparti. Per i 50 infermieri in più approvati da Regione faremo i concorsi, aspettiamo futuri neolaureati. È una boccata d’ossigeno, anche perché l’attività sanitaria dell’ospedale è aumentata» conclude Grugnetti.

Le reazioni

I sindacati plaudono alla notizia: «Bene, adesso il San Matteo deve essere in grado di attuare politiche per attrarre nuovo personale, perché la vera sfida è assumere nuovi dipendenti, soprattutto infermieri che non si trovano» afferma Claudio Amato della Fials. «Recepiamo con favore la notizia, anche se l’incremento di 25 Oss è appena sufficiente – aggiunge Marco Grignani della Uil Fpl – ma il vero problema sarà reperire gli infermieri, anche a fronte delle dimissioni che nel frattempo arriveranno». Patrizia Sturini di Fp Cgil: «Sul fronte del personale, alcuni reparti stanno vivendo una situazione disperata, speriamo si trovino abbastanza lavoratori per sostituire i pensionamenti e aumentare l’organica».