Mestre, la biblioteca Vez si rinnova e punta ad accogliere 160 mila utenti
Obiettivo, 160 mila frequentatori l’anno per la nuova Vez, la biblioteca civica che si amplia. Spazi raddoppiati e alla storica villa Erizzo si aggiunge una nuova, moderna, ala di spazi per i libri, sale lettura, sale giochi, che ne fa un polo culturale bibliotecario cittadino, moderno e per tutte le età.
Ieri ressa delle grandi occasioni per il taglio del nastro con il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini assieme a numerosi altri delegati della Giunta comunale, forze dell'ordine e autorità civili.
«Siamo orgogliosi di donare alla città la nuova Biblioteca VEZ che diventerà sicuramente un punto di riferimento cittadino per la lettura, un servizio dedicato a tutti i nostri residenti, dai più piccoli ai più adulti. Con investimenti come questi, legati alla cultura e a chi la città la vive come cittadino, studente o turista, supportati da politiche territoriali mirate, favoriamo la rigenerazione di un’area centrale, dando lustro a tutta la città, migliorando la qualità della vita individuale e collettiva», ha detto Brugnaro che ha avuto parole di incitamento per Mestre.
«Ho girato per via Piave con mia moglie in moto. Mi è sembrato di essere in America, a New York», si è lasciato andare. E poi ha rivendicato gli altri investimenti culturali: il centro Candiani, la “Casa della Contemporaneità”, il caffè letterario all’ex Emeroteca, i cantieri alla De Amicis, gli investimenti su Palaplip, parco Albanese, Forte Marghera.
Assente la collega di giunta Francesca Zaccariotto, che ha seguito con i suoi tecnici il cantire, gli onori di casa li ha fatti l’assessore alla coesione sociale Simone Venturini.
«In nove anni di lavoro questa amministrazione ha risposto alle esigenze che ruotavano attorno alle Biblioteche creando nuovi spazi e arricchendo quelli che già esistevano. Abbiamo non solo aperto nuove biblioteche ma abbiamo anche allungato gli orari di apertura degli spazi che hanno trovato anche nuovi servizi all'utenza rispetto a quelli che esistevano».
E ricorda l’apertura prima della Vez Junior, poi il rinnovo della biblioteca pedagogica Bettini, il servizio del Bibliobus, la biblioteca di Forte Marghera e la nuova biblioteca per giovani di Carpenedo Bissuola «grazie ad una struttura attrattiva per i giovani e le nuove generazioni, facendo entrare la biblioteca in connessione con il parco che la circonda».
Al centro di Mestre la nuova ala della Vez garantisce un salto nel moderno, al pari di tante biblioteche europee pubbliche che sono “case” per i cittadini.
Di fronte alla Vez Junior l’edificio ad un piano e vetrato a forma di L offre una sala eventi da 99 posti, la Caffetteria, le sale di lettura e l'area gaming con due PS 5, giochi da tavolo. Gli spazi sono di fatto raddoppiati: l’ampliamento della biblioteca è di 1.052 metri quadri a cui si aggiungono 1.050 di giardino, un prato verde al posto del vecchio piazzale.
Ci sono 132 postazioni studio in più, due sale laboratorio per esperienze creative e per lo studio di gruppo. E più di 630 metri di scaffali di libri di narrativa, fumetti, libri per giovani adulti, guide di viaggio, sport, tempo libero, quotidiani con tante vetrine espositive a disposizione del pubblico.
Inseriti nel piano delle opere pubbliche del 2018 con una spesa di 2,6 milioni di euro (oltre agli 1,5 milioni per la Junior) i lavori sono iniziati nel 2020 ma poi si sono fermati per intoppi e sono ripresi nel 2021. Ieri la consegna alla città di spazi luminosi, con tante sedute, grandi lampadari, colori e il via alla campagna “I love Vez” con la distribuzione di borse di tela- ricordo.
La Vez storica ha un fascino indiscusso ma era nata piccola: la nuova ala la configura come moderna Open Library dove studiare, leggere, conoscere e fare aggregazione nel nome della cultura.
Ora l’obiettivo è di arrivare anche al raddoppio delle presenze: dalle attuali 80 mila a 160 mila l’anno, potenziando prestiti ed iscrizioni al sistema bibliotecario.
Il 4 luglio tanta gente, iscritti e curiosi, ha voluto vedere il risultato finale. E i commenti positivi sono stati tanti per uno spazio culturale, dal 2013 sempre vissuto.