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Июль
2024

Belluno, cocaina e marijuana ai clienti: chiuso il bar Loreto, 5 indagati

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Cocktail e spritz con una buona dose di coca o marijuana e tutto questo a due passi da piazza dei Martiri.

Una centralina dello spaccio quella chiusa il 4 luglio dalla polizia: il bar Loreto, nella medesima via, si è visto sospendere la licenza dal questore Zerilli, alla luce dell’inchiesta per spaccio di droga portata avanti dalla squadra mobile di Belluno.

Cinque indagati tra i quali il gestore e un “cavallo”, entrambi residenti nel Bellunese. Indagati anche tre trevigiani che facevano parte del giro, secondo gli inquirenti: uno di loro era stato arrestato a dicembre quando scollinò tra Vittoriese e Bellunese e la polizia gli trovò la cocaina in un calzino.

L’inchiesta contesta un’ipotesi di reato di spaccio di sostanze stupefacenti: cocaina, hashish e marijuana. Il pm Tollardo ha chiesto misure cautelari che il gip ha tradotto in due divieti di dimora in provincia nei confronti del titolare del locale D.V.G, 27 anni, e di L.M. di 24 anni.

Il 27enne, barman gestore del bar Loreto, guidava la presunta attività di spaccio ai clienti del locale: per lui una accusa in più, legata proprio alla sua attività.

L’inchiesta della Mobile, coordinata dal dirigente Jacopo Ballarin, è partita da alcune segnalazioni avute ancora nell’estate del 2023.

E il 4 luglio gli investigatori hanno eseguito un’ordinanza cautelare (non detentiva) emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della procura, a carico di D.V.C e L.M. che non possono mettere piede in provincia.

Stando all’indagine della 4^ Sezione della Mobile, D.V.C. è ritenuto responsabile dei reati di spaccio e agevolazione all’uso di sostanze stupefacenti. Approfittando della sua professione di barman, si dedicava alla cessione al dettaglio di cocaina, hashish e marijuana verso più clienti, in alcuni casi minorenni o appena maggiorenni.

Il bar Loreto è da sempre molto frequentato dai ragazzi, in tutte le varie gestioni (sempre piuttosto complicate).

Da quella segnalazione estiva, gli inquirenti hanno iniziato a mettere insieme vari tasselli, raccolti anche con l’ausilio di presidi tecnologici: videosorveglianza, ma anche appostamenti e i pedinamenti.

Rientra in questa attività di controllo l’arresto di un macedone residente a Vittorio Veneto, che nel dicembre 2023 fu fermato in via Medaglie d’Oro dalle Volanti: gli fu trovata coca in un calzino, poi a casa altri 25 grammi e arnesi per confezionare le dosi.

Con lui furono poi individuati altri due “cavalli” residenti nel Trevigiano e tipici frequentatori del Loreto, ritenuti responsabili a loro volta di spaccio al dettaglio di cocaina verso clienti bellunesi.

Uno di questi, che oltre a stabilire i contatti con i clienti effettuava cessioni materiali, era quello finito agli arresti.

Il secondo, oggi destinatario di misura, continuava nella sua attività di spaccio in provincia, avvalendosi, nell’ultimo periodo anche di un altro “cavallo” per le consegne materiali.

Il 4 luglio sono scattate anche le perquisizioni domiciliari a carico dei cinque indagati, sulla base di ipotesi investigative accolte dal Gip che le ha ritenute gravi, precise e concordanti benché fino all’esito di un processo non si può che parlare di presunti coinvolti.

Contemporaneamente, la Divisione di polizia amministrativa ha eseguito il provvedimento del questore: licenza sospesa per 30 giorni, con conseguente chiusura del bar per la violazione del Testo Unico leggi di pubblica sicurezza.