L’ultima follia di UItima Generazione: chiede donazioni per continuare a bloccare il traffico
Gli attivisti per il clima di Ultima Generazione lanciano una raccolta fondi con l’obiettivo di raccogliere 20.000 euro per supportare l’attività del movimento. “Confermiamo che la fondazione filantropica statunitense Climate Emergency Fund (C.E.F.), il nostro principale donatore, ha deciso di reindirizzare le sue donazioni verso campagne di disobbedienza civile negli Stati Uniti”, spiega il movimento in un comunicato stampa.
Ultima Generazione senza soldi: appello ai sostenitori
Climate Emergency Fund è una piattaforma americana che raccoglie donazioni per azioni non violente di disobbedienza civile al fine di promuovere l’urgenza di interventi dei governi contro i cambiamenti climatici. Ultima generazione beneficiava di queste donazioni, che sono indispensabili per organizzare l’attività e sostenere gli attivisti sotto processo. Il taglio di questi finanziamenti potrebbe comportare la scomparsa del movimento italiano per mancanza fondi.
“Per quanto questa notizia mette in grandi difficoltà la sopravvivenza di Ultima Generazione, rappresenta in realtà una grande opportunità per diventare indipendenti dai grandi donatori e finanziati direttamente da molti italiani, come già avviene in parte”, proseguono gli attivisti.
Le donazioni, si legge ancora nella nota, “ci permettono di coprire i costi base che qualsiasi gruppo richiede. Considerando anche l’incremento di pene dovuto a leggi ingiustamente create ad-hoc, le nostre spese legali sono anche aumentate”. Ma l’attività del movimento non si ferma: “Continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile non-violenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi”, assicura Ultima Generazione.
Le ultime proteste dei giovani ambientalisti
Oggi gli attivisti hanno bloccato il traffico nel centro di Milano, causando disagi significativi. La manifestazione mirava a richiamare l’attenzione sulla necessità di interventi urgenti per affrontare la crisi climatica. Nelle scorse settimane, a Roma, gli attivisti hanno inscenato una protesta gettando fango davanti al Senato. Questa azione simbolica è stata progettata per rappresentare il degrado ambientale e richiamare l’attenzione sulla necessità di politiche più rigorose per la protezione dell’ambiente. Al Museo del Novecento di Milano, alcuni attivisti si sono incollati alla scultura “Forme Uniche della Continuità nello Spazio” di Umberto Boccioni. L’azione aveva lo scopo di sottolineare che l’arte e la cultura non possono prosperare su un pianeta in rovina.
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