Fratelli d’Italia, da “Fatece largo” a “Maccarone, m’hai provocato?”: al via la festa romana (incomprensibile fuori dal Gra)
Il rischio è che nessuno capisca nulla, fuori dal perimetro del Grande raccordo anulare. Ma non è il caso di “Piazza Italia”: la festa romana di Fratelli d’Italia ospiterà i militanti della capitale, per lo più. Dunque gli eventi in salsa meloniana hanno assunto nomi suggestivi, preso in prestito citazioni forse oscure per il forestiero ma chiarissime per il romano autoctono. Ad esempio, i dibattiti dal titolo “Fatece largo” oppure “Macelleria Rinaldi, chi parla?”. Del resto, per l’underdog della Garbatella parlare la lingua delle persone comuni è un punto d’onore. E non è un mistero come la culla di Fratelli d’Italia sia Roma, quartiere Colle Oppio. “Abbiamo pensato questa festa per rimettere Roma al centro del dibattito, con temi locali che risalissero la corrente del fiume fino al livello nazionale”, ha spiegato il coordinatore romano di FdI Marco Perissa. Ma con eventi dal nome così altisonante, quasi ci si dimentica che alla festa di partito sono attesi gli alti papaveri del governo: Francesco Lollobrigida, Carlo Nordio, Matteo Piantedosi, Gennaro Sangiuliano.
L’apertura della kermesse – Del resto il fischio d’inizio, domani alle 17,30, lo darà l’evento “E adesso Roma”, con Arianna Meloni e Marco Perissa. Gli altri panel di giornata seguono il tono: alle 18 l’evento dal sobrio titolo “Fatece largo” (citazione da “La società dei magnaccioni” di Lando Fiorini), con Matteo Piantedosi e Fabio Rampelli. Segue alle alle 19.30 il dibattito “Macelleria Rinaldi, chi parla?” (da “Febbre da Cavallo”): giusto contesto per il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida.
Venerdì, da Nanni Loy a Renato Pozzetto – Dopo l’inizio in romanesco stretto le citazioni si allargano al resto d’Italia, perché è pur sempre la festa del partito della Nazione. Alle 17:30 si apre la discussione sulla giustizia con il Guardasigilli Carlo Nordio e la presidente della commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo: titolo, “E’ una semplice formalità”, dal film Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy.
Alle 19,30 il Panel “No la vespa, la desda”, dallo sketch Verdone-Pozzetto nella pellicola capolavoro 7 kg in 7 giorni: dovrebbe intervenire il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
Giù il sipario con Alberto Sordi e Sangiuliano – Sabato, a chiudere la kermesse Piazza Italia (ma non era meglio “Piazza Roma”?) sarà Alberto Sordi. Alle 17,30 infatti alza il sipario sul dibattito “Maccarone, m’hai provocato?” (da Un americano a Roma di Steno): parteciperà il titolare della Cultura Gennaro Sangiuliano, per un evento che si annuncia imperdibile: il ministro aveva già tentato spericolati accostamenti tra Dante e il pantheon delle destre, fino all’ultima perla di Cristoforo Colombo ispirato da Galileo, financo prima che nascesse. Su questo dibattito, il coordinatore roma Marco Perissa punta molto: “Servirà a cristallizzare il perimetro di una destra conservatrice romana”.
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