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2024

SANGARÉ: “Quando mi ha chiamato De Rossi credevo fosse uno scherzo. Farò il ritiro in prima squadra”

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NOTIZIE AS ROMA – Buba Sangaré è stato il primo acquisto della Roma per la prossima stagione. Classe 2007, arriva dal Levante dove quest’anno ha debuttato in prima squadra tra campionato e Coppa del Re. Queste le parole del terzino spagnolo all’emittente radiofonica Cope riguardo al suo passaggio in giallorosso.

Come va l’estate?
“Molto bene, mi sto rilassando un po’”.

Come hai vissuto la firma?
“Pensavo che l’avrei vissuto con più nervosismo, ma sono stato abbastanza calmo, davvero”.

Eri più nervoso quando ti hanno detto che avresti firmato per la Roma o quando ti hanno detto “farai il tuo debutto in seconda divisione”?
“Mhmm, domanda complicata (ride)”

Ti ha chiamato De Rossi. Sei molto giovane, sai che tipo di calciatore era?
“Sì, sì. Sapevo chi era. All’inizio non credevo molto che mi stesse chiamando lui, pensavo che mi stessero facendo uno scherzo. Mi ha detto che la Roma era interessata a me”

Cosa significa per te? Responsabilità, motivazione…
“È pazzesco”.

Vai in Italia, dove andrai a vivere?
“Nella residenza della Roma”.

Sarai a contatto con la prima squadra?
“Sì, farò la pre-stagione con la prima squadra”.

Sei andato a Roma per passare le visite mediche, come sono state le prime ore in città?
“Sono arrivato la sera prima e la mattina dopo dovevo farei test medici. Le ho fatte ed è andato tutto bene”.

Cosa ti ha sorpreso di più?
“Era tutto molto grande. Il centro sportivo è immenso, non ho avuto il tempo di vederlo tutto (ride)”.

Com’è stato quel momento che si vede nel video della Roma in cui prendi una maglia di Tommasi, che era un’istituzione alla Roma e ha giocato un anno nel Levante?
“È stato un momento molto bello, perché stai prendendo la maglia di un giocatore storico”.

Ti fanno indossare dei guanti per prendere la maglietta, perché?
“Sono magliette storiche del club e ogni volta che vuoi prenderla devi indossare dei guanti. Sono magliette molto preziose”.

Il Levante per te è stato tutto, vero?
“Sì. È stato tutto. Sono arrivato fin da piccolo. Ero a Elche a vivere con i miei genitori e sono stato firmato in Alevín ‘A’, avevo undici anni e sono andato a vivere nella residenza. Da quel momento mi hanno inculcato molti valori, ho dovuto lavorare molto, molto sacrificio. Grazie al Levante sono qui in questo momento”.

La gente dirà “madre mia, a Roma”, ma solo tu sai cos’è un inverno nella residenza di Buñol lontano da casa.
“All’inizio è stato quando mi è pesato di più. Ero molto piccolo e non era consapevole di tutto”.

Il tuo debutto è stato a dicembre e a gennaio sono iniziate le voci, ti vedevi giocare fuori dal Levante?
“Pensavo in ogni momento al Levante. Pensavo che in questa stagione avrei continuato a giocare al Levante”.

Ora immagino che vedrai ogni fine settimana il campionato spagnolo, guardando la tua squadra e sognando che il Levante salga di nuovo al primo posto, giusto?
“Sogno che il Levante salga in prima divisione. Sono convinto che salirà in Primera”.

Se dovessi portarti un amico dall’esperienza nel Levante, chi porteresti?
“Con Paco Cortés ho avuto molta chimica. Sta già facendo magia con la prima squadra (ride)”.

Quando inizi la pre-stagione?
“Inizia il 6”.

Chi hai più voglia di vedere, che ti tocchi accanto nello spogliatoio?
“Speriamo con Dybala, la verità. Ha molta magia (ride)”.

Fonte: Cope

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