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Июль
2024

Superare i 2mila metri con la carrozzina L’avventura solidale della squadra Joelette

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ivrea

Una montagna alla portata di tutti, anche di chi soffre di disabilità motorie. Questo l’obiettivo della sezione eporediese del Cai (Club alpino italiano), che dopo alcuni anni di interruzione è di recente riuscita a riattivare il servizio. Un obiettivo, quello di trascorrere una giornata in un contesto impervio da raggiungere per una persona con disabilità motoria, reso possibile non solo grazie al supporto della squadra di volontari che la sezione del Cai eporediese ha formato e messo a disposizione, ma anche grazie all’aiuto della “Joelette”, la speciale carrozzella fuoristrada di produzione francese utilizzata dagli accompagnatori per permettere di godere della bellezza dei paesaggi alpini anche alle persone che non possono raggiungere la vetta delle montagne in autonomia.

La stessa squadra che sabato 22 e domenica 23 giugno ha permesso a Jessica e Giovannella, due ragazze con disabilità, di raggiungere addirittura il rifugio delle marmotte in Val di Rhemes, posto all’interno del parco del Gran paradiso a un’altezza di ben 2.142 metri, dove una cena conviviale in alta quota e la possibilità di pernottare in rifugio hanno consentito loro una vera esperienza alpina. «Questa bellissima iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione con l’associazione Operazione Mato Grosso, che gestisce il rifugio e ci ha coinvolti in questa avventura – spiega la presidente del Cai eporediese Laura Principe –. La salita al rifugio non è stata propriamente una passeggiata, in alcuni punti il sentiero è ripido e dissestato, ma le nostre passeggere, inizialmente un po’ timorose, hanno presto superato la preoccupazione per godersi a pieno la gioia di un ambiente naturale unico. Il tempo pazzerello di questo mese di giugno ci ha lasciati tranquilli sia durante la salita di sabato che nella discesa di domenica, e la presenza dei familiari che hanno accompagnato le ragazze condividendo questa gita fuori dal comune ha regalato a tutti un grande entusiasmo».

«È vero che facciamo una grande fatica, ma questa viene ampiamente ripagata dai sorrisi delle persone che aiutiamo – spiega il coordinatore dell’attività Alessandro Cignetti –. Anzi vorremmo che il servizio si espandesse. C’è difficoltà a far conoscere il servizio che forniamo, spesso le persone o le associazioni e gli enti che potrebbero usufruirne non sono al corrente di questa possibilità. Lo stesso problema che riscontriamo con le scuole, dove spesso durante le gite in natura, che in Canavese sono piuttosto comuni, gli studenti disabili sono costretti a stare a casa, mentre noi potremmo fornire un aiuto in tal senso. Il servizio è gratuito e mandato avanti dai volontari, siamo circa 15 adesso, ma bisogna far scoprire questa possibilità. Anche perché quando gli interessati lo scoprono, sia loro che le loro famiglie, sono molto contenti di sfruttare la possibilità». Chi fosse interessato ad essere accompagnato in montagna dai volontari Cai può richiedere l’intervento della squadra Joelette al 333 6716789 o scrivendo all’indirizzo segreteria@caiivrea.it.lorenzo zaccagnini