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Июль
2024

Risse a colpi di coltello a Mestre: due codici rossi

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Fine settimana turbolento per il centro di Mestre, dove in meno di 24 ore si sono registrate almeno tre risse violente, tutte nei dintorni di piazza Ferretto e ai margini del rione Piave, dove ieri pomeriggio due persone sono rimaste gravemente ferite e sono state soccorse d’urgenza dai sanitari del 118 per essere poi ricoverate in ospedale in codice rosso.

Il primo episodio, però, si è consumato nella prima serata di sabato, proprio alle porte della piazza, nelle vicinanze della pasticceria Chocolat: a venire alle mani sarebbero stati tre o quattro stranieri, forse di origine rumena, che prima si sono urlati contro, poi sono passati a spinte e calci. La confusione ha però messo in allerta le forze dell’ordine, una Volante della polizia di Stato ha raggiunto l’incrocio e i litiganti si sono dispersi, facendo perdere le loro tracce ma soprattutto prima che qualcuno rimanesse gravemente ferito.

Lo stesso, invece, non è successo ieri, nel tardo pomeriggio, quando a intervenire assieme alle ambulanze sono stati i carabinieri, accorsi prima in riviera XX Settembre e poi all’angolo tra via Carducci e via Mazzini: entrambi i casi hanno visto protagonisti gruppi di nordafricani e in tutte e due le occasioni sono scattati i coltelli, prima delle sirene. A restare feriti, in due momenti distinti, un 30enne e un 50enne, tutti e due trasportati all’ospedale dell’Angelo.

Se l’aggressione in riviera XX Settembre è stata fulminea, quella di via Mazzini ha invece causato un discreto parapiglia, il mezzo del Suem fermo in via Carducci ha attirato l’attenzione di numerosi passanti e nella piazzola dietro l’angolo del sottoportico dell’ex Brek si potevano vedere le macchie di sangue che raccontavano la furia dello scontro. «Ho visto un ragazzo portato via in barella», racconta il personale della sala slot che sorge proprio di fronte, «Aveva un taglio tremendo sul viso, era una maschera rossa».

Simile anche il racconto del gestore del takeaway Gerusalemme, due civici più in là, dirimpetto all’ingresso del supermercato In’s: «Abbiamo visto una persona venire caricata in ambulanza, ma ormai non ci stupiamo più di niente: non so più quante denunce abbiamo sporto, noi che lavoriamo in questa strada: lì al riparo, sotto le vetrine sfitte, ci sono sempre almeno due sbandati, ora ci si mettono anche i violenti». Solo una settimana fa, allo stesso incrocio, un trentenne bengalese era stato picchiato da un nordafricano che già in passato aveva causato problemi alla moschea di via Piave.

I carabinieri, intervenuti alla prima chiamata, non hanno ancora identificato gli autori delle due aggressioni di domenica, ma stanno controllando le telecamere dei dintorni per poter ottenere qualche immagine utile e scoprire così chi ha vibrato i colpi che hanno colpito al volto le due vittime.