La famiglia di Munib, morto a 18 mesi, attende il nulla osta per la sepoltura
Pavia. La famiglia del piccolo Munib, il bambino di 18 mesi morto dopo essere caduto accidentalmente dal balcone di un palazzo al quarto piano di via Cascina Spelta, attende il nulla osta della procura di Pavia per dare l’ultimo saluto al bambino.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:14437111]]
La procura della Repubblica di Pavia infatti ha disposto l’autopsia per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto, un incidente che si è verificato venerdì a metà pomeriggio. Il bambino che era nato il 2 gennaio 2023 al San Matteo, era in casa con la madre. I genitori sono a Pavia da tre anni, entrambi 23enni di origine sudanese: il padre lavora in un’officina di via Riviera, la madre è una casalinga. Munib era il loro primo figlio.
Secondo le ricostruzioni, venerdì pomeriggio la donna aveva fatto il bagnetto al bambini, poi l'ha messo a letto. Poco dopo è arrivata una sua amica, la donna le ha aperto. Insieme sono andate in camera ma il bimbo non c'era più. La porta del balcone era aperta. Le due donne si sono precipitate fuori ed è stata propria l'amica a vedere Munib a terra nel cortile interno del condominio. I soccorritori sono subito giunti sul posto. Il bimbo è stato intubato e trasportato d'urgenza al San Matteo. Le sue condizioni sono apparse disperate. I medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico, un trauma respiratorio e diverse fratture. Dopo alcune ore trascorse nel reparto di Rianimazione, in serata è stato portato in sala operatoria. Ma l'estremo tentativo di salvarlo si è rivelato inutile. Il padre in passato aveva messo anche una rete di protezione al balcone, anche per evitare di far cadere i giocattoli che passavano attraverso le sbarre. Probabilmente quando è uscito, Munib deve essere salito sul suo triciclo e poi sul cassone esterno del condizionatore d'aria. A quel punto si è sporto dalla ringhiera, perdendo l'equilibro e volando a terra da un'altezza di circa 14 metri. L'impatto con il cemento ha reso fatale la sua caduta. Un tragico destino che ha sconvolto l'esistenza di una giovane famiglia.
La comunità sudanese e la moschea di via Villa Eleonora (zona di via Donegani) a Pavia si sono strette subito attorno alla giovane coppia. A casa della famiglia sono arrivati diversi sudanesi da tutto il nord Italia, ma anche tanti islamici che frequentano la moschea di via Villa Eleonora, dove si recava anche la famiglia di Munib.