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Июнь
2024

Vigneti attaccati dalla peronospora: in alcune zone raccolti dimezzati

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CASTEGGIO. Allarme e preoccupazione per la diffusione della peronospora che sta aggredendo i vigneti d’Oltrepo, mettendo a rischio la produzione di quest’anno e ripercussioni negative anche sulle prossime vendemmie. Le piogge consistenti delle ultime settimane e il clima umido, infatti, hanno creato l’ambiente ideale per il proliferare di questa malattia fungina che colpisce le parti vegetali della pianta, prima causando l’ingiallimento e la necrosi dei tessuti delle foglie, poi attaccando direttamente il grappolo e portandolo al rinsecchimento e quindi alla caduta. La malattia si sta diffondendo in un po’ tutto il territorio vitato dell’Oltrepo Pavese, con perdite già stimate intorno al 30-40%, con punte del 50% in meno di produzione nelle zone più colpite dal fungo.

«Purtroppo, non esistono tecniche colturali per ridurre l’incidenza della malattia sulla vite – spiega Luigi Defilippi, tecnico della Coprovi di Casteggio –. L’importante è proseguire con i trattamenti e non lasciare la pianta scoperta agli attacchi». Ma anche i trattamenti ormai sono diventati un problema, visto che le piogge cadute nelle scorse settimane hanno reso impraticabili, e anche pericolosi, soprattutto in collina, i terreni: «Molti agricoltori non riescono e non sono riusciti a fare i trattamenti – aggiunge Defilippi -. Entrando a lavorare nel terreno si rischia di mettere a rischio la propria incolumità, oltre a danneggiare i mezzi e di certo non ne vale la pena. Ma, purtroppo, l’unica strada percorribile è quella di proseguire con i trattamenti».

L’aumento dei trattamenti in vigna porta anche ad un maggiore esborso per le casse delle aziende vitivinicole, che, ad oggi, è già molto superiore alla media degli anni scorsi. A questa situazione si aggiungono anche le temperature al di sotto della media, che vanno ad incidere in una fase molto delicata per la vite, ovvero quella dell’allegagione, lo sviluppo dei grappoli successivo alla fioritura.

«Il freddo ha creato qualche problema nel momento dell’allegagione – spiega ancora Defilippi –. Anche chi è riuscito a fare i trattamenti in vigna e a tenere le piante sane ha avuto problemi con la temperatura che non ha favorito la formazione del grappolo. Il grappolo è in una fase molto delicata e se il tempo non si sistema si rischia di avere dei danni, che non si vedono subito, ma compaiono quando ormai sei alle porte della vendemmia. Non bisogna farsi trarre in inganno dal tempo che si stabilizza, ma tenere alta l’attenzione e continuare a monitorare l’andamento delle piante». Per questo i viticoltori stanno approfittando di questi giorni di sole e di caldo estivo per entrare in vigna e cercare di limitare i danni di peronospora e freddo. —

Oliviero Maggi