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Июнь
2024

WTA Eastbourne: Kasatkina respinge gli assalti di Fernandez, il trofeo è suo

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D. Kasatkina (6) b. L. Fernandez 6-3 6-4

Al terzo tentativo – e alla seconda finale consecutiva al WTA 500 di Eastbourne – Daria Kasatkina vince per la prima volta un torneo su erba; al quarto, si sblocca in questo 2024 dopo tre finali perse. E’ il suo settimo titolo in carriera. Ha vinto eliminando Leylah Fernandez, avversaria su cui partiva indubbiamente favorita, che si è dimostrata avversaria complessa soprattutto in certi momenti: è stata infatti una partita ad onde, segnata dalla grande aggressività della canadese (nel primo set, 19 vincenti a nove, ma anche ventidue errori a 8) e dalle poche opportunità di break da lei sfruttate (solo due su sette).

Kasatkina, in definitiva, ha dimostrato di avere più armi e più esperienza: tali qualità le hanno permesso di superare i momenti di maggiore difficoltà (il lunghissimo sesto gioco del primo set, i due break subiti consecutivamente nel corso del secondo) e portare a casa la partita, caratterizzata da un ritmo ondivago e altalenante, soprattutto nel secondo parziale. Entrambe le giocatrici, in ogni caso, saranno da tenere d’occhio a Wimbledon; Fernandez, in particolare, inizierà il suo percorso con Lucia Bronzetti.

Primo set: Kasatkina sopravvive al sesto game e tiene il controllo del match

Daria Kasatkina è alla sua terza finale su erba, la seconda consecutiva a Eastbourne dopo quella del 2023 persa con Madison Keys. E’ favorita su Leylah Fernandez dunque per la dimestichezza sulla superficie, oltre che per la classifica (è quattordici, punta a rientrare in top ten) e per i precedenti (2-0, di cui uno molto combattuto a Roma).

Col sostegno dell’allenatore Flavio Cipolla nell’angolo, Kasatkina ottiene il break fin da subito: dà l’impressione di avere più tennis e di poter mantenere il controllo della sfida; nonostante Fernandez, che gioca per vincere il torneo più importante della sua carriera, sappia darle fastidio giocando in controtempo e dimostrandosi molto propositiva, soprattutto dal lato del rovescio. Il game fondamentale per l’andamento del primo set è quello nel quale Kasatkina si presenta a servire in vantaggio 3-2: nei primi punti, si trova a salvare due palle break; poi, il game è intervallato da due lunghe interruzioni dovute al malessere di due spettatori sugli spalti. La russa ottiene più volte la possibilità di salire 4-2, eppure ogni volta puntualmente commette qualche errore, mentre Fernandez sembra crescere in pressione e coraggio. Dopo 39 minuti di gioco, ed una terza palla break annullata, Kasatkina tiene finalmente il servizio. Tutto da rifare per Fernandez: in breve, la canadese concede due nuove palle break che avvierebbero ad una celere conclusione del primo set. La fine, però, è rimandata, perché, grazie ad un misto di audacia e fortuna (un nastro) la finalista US Open tiene il servizio. Sembrano ora ravvivarsi le speranze di rimonta: ancora vantaggi sul servizio della testa di serie numero sei, sorpresa dalle ottime risposte della sua avversaria. Sono speranze destinate però ad essere disattese: il come on pronunciato poco più tardi da Kasatkina sancisce infatti il 5-3; pochi minuti dopo, un altro break, suggellato da un’angolatissima risposta di Kasatkina e da un doppio fallo della sua avversaria, significa 6-3 per la favorita.

Secondo set: rimonta e contro-rimonta, alla fine la spunta la russa

Sembra che ora la partita vada in direzione Kasatkina: all’inizio del secondo, un break porta la giocatrice russa a condurre 2-0. Il game successivo ricorda il sesto del primo set: dura molto e Fernandez pare poter rientrare, grazie anche ad una splendida voleè in risposta ad una palla tagliata della sua avversaria. Colei che conduce si trova due volte a fronteggiare palla break: due volte ne esce, la seconda grazie ad uno straordinario pallonetto sulla riga dopo un lungo scambio. Dunque, 3-0: è finita? Anzi, si potrebbe dire che il set inizia ora. Nei punti e nei game successivi, la prestazione di Fernandez, fino a quel momento buona, diventa ottima: i suoi slanci propositivi cominciano ad avere più successo, le sue volee ad essere più precise, i suoi smash più incisivi. La canadese prima recupera il break da 40-15; poi, sfrutta un game al servizio non impeccabile della sua avversaria (concluso con un doppio fallo) per salire 4-3.
Ancora una volta, però, la partita cambia: all’improvviso, Leylah perde la battuta a zero, e non sarà più in grado di riconquistare un singolo game. Ha l’ennesima chance di brekkare nel game successivo, ma come altre volte Kasatkina si salva in extremis, fino ad un prevedibile (nonostante l’andamento ondivago della partita) break finale, che consegna alla russa il titolo di Eastbourne.