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Июнь
2024

A Padova arriva la campagna un bikini per tutte: «Il corpo femminile è bello e va rispettato»

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Si sono fatte fotografare senza paura di mostrare una cicatrice, una disabilità o i chili di troppo. Sono le modelle che, da venerdì 28 giugno, saranno su 300 manifesti in giro per la città e che si sono prestate per una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere e le discriminazioni. L’estate è arrivata ed è quindi tempo di costumi, creme solari e fisici perfetti sui cartelloni pubblicitari.

Molte donne, guardando quei manifesti, si vergognano di mostrare il loro corpo, temendo l’appuntamento con la spiaggia e i giudizi sul loro aspetto. Per questo l’assessorato alle Politiche di genere e Pari opportunità con il centro antidiscriminazioni Lgbtq+ Mariasilvia Spolato e il Centro Veneto Progetti Donna di Padova, hanno pensato a un’azione di sensibilizzazione, investendo in una campagna di pubbliche affissioni.

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Il simbolo scelto è il bikini, il due pezzi che fu una vera e propria rivoluzione, icona dell’emancipazione femminile dopo gli anni Cinquanta del secolo scorso. Sui manifesti ci saranno informazioni sui servizi per le donne vittime di violenza o discriminazione, con le foto delle sei modelle protagoniste dei manifesti un metro per 70 centimetri, scattate da Thomas Possamai: «È un atto di coraggio esporre il proprio corpo diverso da quelli delle copertine patinate» rileva Mariangela Zanni, presidente del Centro Veneto Progetti Donna, «siamo pronte anche a ricevere l’odio, come è già accaduto. Il clima su questi temi è molto elettrico».

Dopo essersi esposte sul femminicidio di Giulia Cecchettin, sono arrivate infatti diverse minacce: «Alcuni uomini ci hanno promesso che avrebbero bruciato il nostro centro» svela Zanni. «Per me è stato un percorso di consapevolezza» racconta Claudia, una delle modelle, «non mi sono mai sentita rappresentata dai corpi delle pubblicità, pur non vivendo con disagio il mio, ma capisco che il giudizio altrui a volte frena».

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«L’iniziativa non giudica i corpi delle modelle delle grandi campagne pubblicitarie, ma esalta il bikini come simbolo di liberazione del corpo femminile» sottolinea l’assessora Margherita Colonnello, «a Padova, però, saranno liberati tutti i corpi: è un messaggio di solidarietà per le troppe donne che non possono mostrare il proprio e un incoraggiamento per chi si sente a disagio in costume».