Ovazione e cori, in 1500 per la Pallacanestro Trieste: «Godiamoci questo trionfo»
TRIESTE. Un uragano che ha scosso un intera città. Il ritorno in serie A della Pallacanestro Trieste ha riacceso l'entusiasmo di una tifoseria che ha ritrovato la passione e l'amore per il basket e che si è ritrovata ieri nella cornice di piazza della Borsa per celebrare una promozione arrivata al termine di una stagione incredibile.
Tutti insieme, un gruppo coeso e compatto che ha saputo superare le difficoltà di una stagione cominciata in salita e conclusasi nel modo più bello con il successo di mercoledì scorso in gara4 contro Cantù che ha riportato Trieste nella massima serie cancellando la retrocessione dello scorso 7 maggio 2023 a Brindisi.
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Una festa, una passerella che ha visto i protagonisti di questa incredibile stagione alternarsi sul palco, partendo dai rappresentanti di una proprietà che ha sottolineato l'importanza che il calore e il supporto della tifoseria hanno avuto sull'esito finale della stagione.
A scaldare la piazza (oltre 1500 i tifosi) ci ha pensato Paul Matiasic, l'ultimo arrivato in casa Cotogna. «Questo momento è speciale per la nostra società, per i giocatori e per i tifosi. Non avremmo potuto raggiungere questo risultato senza tutti voi».
Dopo lo staff organizzativo, è stato la volta dello staff tecnico. Con Jamion Christian e Michael Arcieri che, dopo le critiche severe raccolte in una prima parte di stagione complicata, si sono goduti il meritato affetto della gente. Senza una parola di polemica, hanno dato a tutti una grande lezione di stile. «Ho solo una cosa da dire - sottolinea Christian - 9-1 nei play-off». Ed è partita l'ovazione della tifoseria biancorossa.
«Non voglio parlare stasera - sottolinea Arcieri - voglio solo cantare Trieste vola insieme a voi. II momento più bello? Il 19 aprile, a Valmaura, quando abbiamo inaugurato il campo da basket che abbiamo riqualificato per i ragazzi del quartiere. Abbiamo fatto qualcosa di concreto per la città, avevamo appena perso in casa contro l’Urania Milano, da lì in poi non abbiamo più perso tante partite. Il secondo momento più bello è stato quando ho festeggiato la promozione assieme a mio figlio. È la fotografia di questa stagione, abbiamo vinto tutti assieme».
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Vetrina finale per la squadra chiamata sul palco a raccogliere gli applausi. Per tutti, parla capitan Lodovico Deangeli.
«L'importante è essere qui adesso a festeggiare tutti assieme - l'arringa finale del capitano - Siamo ripartiti dalla delusione della retrocessione a Brindisi, 402 giorni dopo siamo qui a celebrare la promozione e il ritorno in A. Godiamoci questo momento e festeggiamo tutti assieme. La nostra forza è stata uno spogliatoio che è stato prima di tutto una famiglia e che ci ha permesso di superare i momenti difficili»