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Июнь
2024

Movicentro di Ivrea, il bando slitta a fine 2024: altra proroga allo Zac

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Movicentro di Ivrea, il bando slitta  a fine 2024: altra proroga allo Zac

Il sindaco Chiantore: «Uffici oberati, oggi è prioritaria l’assegnazione del teatro Giacosa e dei campi da tennis»

IVREA. Slitta alla fine dell’anno il bando per l’assegnazione degli spazi del Movicentro, gestiti oggi dalla cooperativa Zac. La proroga concessa a quest’ultima nel maggio dello scorso anno scade il 30 giugno e verrà rinnovata con ogni probabilità fino alla fine del 2024. Impossibile, infatti, per gli uffici comunali scrivere un nuovo bando per la futura gestione dell’area.

Matteo Chiantore, sindaco di Ivrea, lo dice chiaramente. «Abbiamo la necessità in questo momento di provvedere ad altri bandi - spiega -. Gli uffici sono oberati di lavoro e in questi giorni stanno trasmettendo l’intera documentazione alla centrale unica di committenza di Biella per la gestione triennale del teatro Giacosa, mentre è in corso quello sugli impianti sportivi. C’è poi un bando da pubblicare entro luglio per i campi da tennis di via Cascinette. Scadenza, quest’ultima, che non può essere rinviata per non compromettere la tenuta dei campi da gioco che se non vengono utilizzati finiscono in malora. La zona del Movicentro, anche se rimandiamo il bando di qualche mese, resta comunque presidiata dalla cooperativa Zac. È un discorso di priorità».

Nel giugno del 2023 la giunta Chiantore aveva revocato la delibera dell’11 maggio di quell’anno approvata dall’esecutivo Sertoli, a tre giorni dal voto amministrativo, per l’assegnazione degli spazi del Movicentro allo Zac. Una delibera a cui in realtà non era stata mai data esecuzione anche perché la cooperativa Zac non aveva mai firmato il contratto di concessione della durata di 6 anni proposto dall’amministrazione uscente e che di fatto dava al Comune la disponibilità dell’atrio.

Nella riunione dell’8 giugno 2023, la giunta Chiantore aveva quindi revocato quella delibera ribadendo la propria volontà politica di procedere all’assegnazione del Movicentro tramite procedura ad evidenza pubblica, ossia un bando aperto a tutte le realtà interessate. Da quel momento e fino al nuovo bando però quei locali erano stati assegnati alla cooperativa, alle stesse condizioni previste dal vecchio contratto, fino al 30 giugno del 2024, senza nessuna restrizione sull’utilizzo dell’atrio, zona su cui più si è discusso negli ultimi anni.

Nelle intenzione del Comune l’atrio dovrà essere aperto all’utilizzo anche da parte delle altre associazioni e il Comune avrà un numero di giornate a sua disposizione che potrà assegnare (così come oggi avviene per il teatro Giaacosa). Inoltre, l’utilizzo dell’atrio non dovrà essere sottoposto ogni volta ad una Scia. Di fatto quel luogo viene oggi percepito dalla cittadinanza come luogo di incontro e di spettacolo.

La questione Movicentro era esplosa nel 2020 quando l’ex maggioranza di centro destra aveva esplicitato la sua volontà di non rinnovare per altri sei anni il comodato d’uso gratuito alla cooperativa in scadenza nel luglio di quell’anno. Si ipotizzava un contratto ponte di sei mesi in attesa di un bando pubblico. Poi era arrivata la vera doccia fredda: la giunta Sertoli aveva messo nero su bianco la revoca sine die del contratto dopo aver scoperto che il Comune non era proprietario di quei locali e non aveva nessun titolo per concederlo in comodato d’uso. Nei faldoni mancava il diritto di superficie, previsto dall’accordo di programma del 2020, ma mai perfezionato.

Non solo: l’immobile risultava essere inconfutabilmente di Rfi, perché non solo lo aveva accatastato e trascritto in conservatoria, ma per scissione tra Ferrovie e Rfi lo aveva addirittura ceduto con atto del notaio, nonostante comparisse nel patrimonio comunale. Da lì si era aperta una lunga trattativa con Rfi fino all’ottenimento, nel dicembre 2022, del diritto di superficie. Quei locali saranno del Comune fino al 31 agosto del 2040.