Anche in Francia le toghe fanno politica: un’inchiesta su Ciotti per le tessere del parcheggio al porto di Nizza
La Procura di Nizza ha aperto un’indagine per appropriazione indebita di fondi pubblici nei confronti del presidente di Les Republicains, Eric Ciotti. Secondo fonti di stampa la procura di Nizza ha avviato gli accertamenti il 31 maggio – quindi ben prima che Emmanuel Macron sciogliesse il parlamento – in seguito a una denuncia di Anticor, l’associazione che si definisce impegnata “contro la corruzione e per l’etica nella politica”. In totale otto persone, tra cui Ciotti e diversi suoi collaboratori, avrebbero utilizzato tessere per il parcheggio presso l’ufficio portuale di Nizza per posteggiare gratuitamente durante la campagna legislativa 2022.
Si tratta della terza inchiesta sul presidente della destra, già indagato per cumulo di cariche in Consiglio dipartimentale e per le funzioni ricoperte dalla sua ex moglie, Caroline Magne. E’ intanto partita ufficialmente in Francia la campagna elettorale per il voto legislativo anticipato del 30 giugno e del 7 luglio. Pur non essendo riuscita a trovare un’intesa con il RN, la formazione del polemista Eric Zemmour, che ha al suo fianco la nipote di Marine Le Pen, Marion Marechal, ha scelto di non presentarsi in quasi meta’ dei seggi per favorire “gli artefici dell’unita’ nazionale” come Nicolas Dupont-Aignan, presidente di Debout La France, piccola sigla di destra entrata nell’orbita lepenista, e Ciotti. Il presidente di LR ha annunciato di aver presentato candidature unitarie con il RN in almeno 62 collegi.
A sinistra e’ stato invece costituito in tempo record un Nuovo Fronte Popolare che va dai socialisti a La France Insoumise (Lfi) di Jean-Luc Melenchon. il Nuovo Fronte Popolare ha trovato in pochi giorni un’intesa su programma e candidati, tra i quali spicca il redivivo Francois Hollande. L’ex presidente socialista dovra’ convivere con figure radicali come l’anticapitalista Philippe Poutou e Raphael Arnault, volto dell’antifascismo militante.
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