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Июнь
2024

Verso i ballottaggi in provincia di Venezia: accordi disertati, non ci saranno apparentamenti

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Nessun apparentamento nei comuni che andranno al ballottaggio domenica, la scadenza di ieri, è andata deserta.

A Portogruaro Antonio Bertoncello e Luigi Toffolo si recheranno da soli alla sfida all’ultimo voto di domenica prossima. Sara Moretto ha deciso di non appoggiare il candidato di centrosinistra. Luigi Toffolo, invece, è rimasto coerente con il suo pensiero: niente apparentamenti per non fare la fine di Florio Favero. Identico ragionamento di Antonio Bertoncello.

Da parte di Sara Moretto, terza arrivata al primo turno con oltre 3000 voti c’è stata disponibilità al dialogo. Due gli incontri. Il centrosinistra voleva una lista di Sara Moretto, Insieme per Moretto, che sarà ugualmente rappresentata nel prossimo consiglio comunale sia che vinca Bertoncello sia che vinca Toffolo.

Moretto, invece, ha sempre chiesto un apparentamento con tutte e 4 le liste. «Fin da subito» ha detto Antonio Bertoncello «abbiamo professato discontinuità con il passato. E con Sara Moretto non ci sono state le condizioni per l’apparentamento».

Moretto ha precisato: «Io ho sempre ragionato non tanto in un’ottica di liste, bensì in un’ottica di coalizione. Per questo abbiamo deciso di non apparentarci». Indicazioni di voto? «Parlerò con la squadre».

Il rifiuto delle altre liste alla Moretto però non solo è coerente con quanto manifestato in campagna elettorale da parte del centrosinistra, ma anche per logiche numeriche. In consiglio sarebbero entrati in caso di vittoria con apparentamento persone che hanno appoggiato la precedente amministrazione. In caso di apparentamento poi sarebbero state rappresentate altre liste di Moretto in maggioranza, come Uniamo Portogruaro e Portogruaro riparte.

A scapito di liste che hanno fatto la campagna elettorale dallo scorso anno a oggi, come Alleanza Verdi Sinistra e Portogruaro bene comune. Luigi Toffolo ha invece mantenuto la coerenza che lo ha caratterizzato: «Noi siamo stati coerenti con la nostra chiara proposta politica. Gli altri facciano le loro scelte».

Fumata nera a Noale sul possibile apparentamento elettorale al ballottaggio tra Alessandra Dini, candidata civica e Carlo Fascina, distanziato per una manciata di voti al primo turno dalla stessa Dini. «Erano numerosi i punti in comune con Fascina» spiega Dini «ma nonostante io per prima credessi nella possibilità di un’intesa che unisse un elettorato spaventato dall’ipotesi che il Comune possa andare nelle mani della destra, già litigiosa, l’intesa non è stata raggiunta.

Le condizioni poste dalle segreterie politiche non garantivano quello che per noi rimane un punto fermo, dare a Noale un governo stabile. Abbiamo governato fuori dalle logiche partitiche. Per questo non potevo accettare delle condizioni che avrebbe fatto venire meno questo nostro impegno di coerenza, nel rispetto degli elettori».

Fascina non ci sta: «Nei colloqui che ho avuto con Dini e Sorino ho posto come condizione il riconoscimento della novità portata dal nostro gruppo e dal programma. Mentre col secondo il colloquio è stato subito franco e leale, Dini ha scelto di mantenere il colloquio su logiche di schieramento. Lavoreremo per i noalesi».

Nessun apparentamento, nonostante le notizie che si erano rincorse in settimana, a Scorzè e a Spinea. A Scorzè per inseguire Giovan Battista Mestriner, in testa con il 46 per cento dei voti, la sindaca uscente Nais Marcon farà riferimento solo sulle sue due liste civiche. «Ho deciso», spiega Nais Marcon, «Di non fare apparentamenti per una scelta di correttezza verso i cittadini. Sono certa che i cittadini di Scorzè abbiano ben chiaro l’impegno profuso di questi anni nei riguardi di tutti. Sarà il programma a unire le persone».

Da solo (o, per lo meno, con le sue quattro liste) correrà anche Claudio Tessari a Spinea, che non si è apparentato con le liste di Martina Vesnaver nel tentativo di recuperare i sedici punti percentuali in meno rispetto a Franco Bevilacqua. «Mi ero messa a disposizione», il commento amaro di Martina Vesnaver, dalla quale erano arrivate aperture per l’apparentamento.

Da parte delle liste a sostegno di Tessari, però, la richiesta è stata quella non dell’apparentamento ma dell’appoggio esterno, e su questa differenza si è arenato il progetto: «Lavorerò per una unità del centrodestra» chiude Claudio Tessari.