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Май
2024

Multe ai locali di via Manin a Mestre, la rabbia dei gestori: «Così non possiamo lavorare»

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«Se iniziamo così la stagione, non so come arriveremo alla fine dell’estate, sembra quasi di doversi sentire in colpa per il fatto di avere un’attività».

I titolari dei locali di via Manin a Mestre, strada rinata da un paio di anni grazie alle attività aperte, fanno sentire la loro voce. Qualche giorno fa ha chiuso per tre giorni Nudi e Crudi, per via di un verbale che risaliva a settembre 2023, i cui effetti sono giunti a maturazione solo ora. E in questi giorni fioccano “cartellini gialli” per via di tavolini un po’ invadenti e schiamazzi.

Marais Coktail Bar, è nuovamente in odore di chiusura. «Ci è arrivato l’avviso, sempre per i verbali successivi ai controlli di giugno, quando eravamo ancora in attesa del plateatico da cinque mesi nonostante i “pianini” lo avessero già previsto. Doppia beffa. Oggi siamo in regola ma chiudiamo. Adesso prepareremo le memorie difensive e vedremo cosa ci viene risposto. La cosa assurda è che i vigili arrivano a controllare, non ti dicono nulla, non si può contestare se non quando viene mandata la Pec, anche due mesi dopo».

Proseguono: «Quello che vorremmo è un po’ di collaborazione. Arrivi, trovi qualche cosa che non va, contestamelo subito e non dopo tutto quel tempo». Aggiungono: «Qualche settimana fa un altro verbale perchè alle 23.30 nel locale c’era la musica di sottofondo. Ma come si fa a chiudere tutto alle 23? Per forza poi i giovani vanno via da Mestre e affollano Treviso».

Venerdì i vigili si sono recati da Sopraprova, angolo piazza Ferretto via Manin, per la seconda volta nel giro di alcuni giorni. «Hanno misurato, controllato, non ci hanno detto nulla e poi se ne sono andati» spiegano dal locale. «E ci hanno detto che intralciavamo i portici».

Le contestazioni, frutto delle tensioni con gli abitanti sono relative alla musica e ai plateatici che si allargano un po’ troppo in strada. Una partita legata a doppio filo, perchè più il plateatico è grande, più rumore c’è. E la Polizia municipale è dotata di fonometro per misurare il disturbo acustico. «Adesso ci sono gli agenti in borghese, che girano per i locali e non sono nemmeno tenuti a qualificarsi» aggiungono i titolari.

«Nella bozza di ordinanza che dovrebbe scattare il 15 giugno» spiega l’assessore Sebastiano Costalonga, «la musica di sottofondo è concessa, rispettando i limiti».