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Май
2024

Inchiesta sanità in Sicilia, Melazzini si sospende da direttore sanitario del Niguarda

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Inchiesta sanità in Sicilia, Melazzini si sospende da direttore sanitario del Niguarda

Il 65enne medico e manager pavese, insieme ad altre otto persone, è indagato per peculato e corruzione in qualità di ex presidente di una fondazione

MILANO. Mario Melazzini, il medico e manager pavese ex presidente dell'Aifa ed ex assessore in Regione Lombardia, si è autosospeso dal suo incarico di direttore sanitario dell'ospedale Niguarda di Milano dopo che è stato indagato insieme ad altre otto persone, nell'inchiesta sulla clinica NeMo Sud e il Policlinico di Messina, centro gestito dalla Fondazione Aurora di cui Melazzini era presidente. Melazzini, «appreso della ordinanza di misura cautelare di natura interdittiva, ha sospeso ogni attività istituzionale fruendo del congedo ordinario - si legge in una nota dell'ospedale Niguarda -. Il prossimo 20 maggio avverranno le opportune interlocuzioni con l'autorità giudiziaria per gli approfondimenti in ordine all'applicazione della misura cautelare rispetto alla posizione attualmente ricoperta».

Nell'inchiesta sulla clinica NeMo Sud e il Policlinico di Messina sono indagati, a vario titolo per peculato e corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, Alberto Fontana, 52 anni, ex presidente della fondazione Aurora onlus (che gestiva il centro clinico Nemo Sud a Messina), Giuseppe Laganga Senzio, 47 anni, ex direttore amministrativo del Policlinico messinese, Mario Giovanni Melazzini, 65 anni, anche lui ex presidente della fondazione Aurora onlus, Giuseppe Pecoraro, 75 anni, commissario straordinario del Policlinico, Paolina Reitano, 64 anni, ex direttrice sanitaria del Policlinico, Marco Restuccia, 60 anni, direttore generale del Policlinico, Giuseppe Vita, 72 anni, medico dirigente dell'unità operativa di Neurologia del Policlinico, l'attuale assessore regionale alla Sanità Giovanna Volo, 68 anni, ex direttore sanitario dell'ospedale universitario, Michele Vullo, 68 anni, ex direttore amministrativo del Policlinico.

Vita, Melazzini, Fontana e Laganga Senzio hanno la misura cautelare del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare impresa in ambito sanitario. Per tutti e nove gli indagati, ciascuno pro quota, è stato disposto il sequestro preventivo di denaro, beni mobili e immobili, per l'importo complessivo di 11 milioni di euro, pari ai fondi pubblici distratti. L'ordinanza delle misure cautelari è stata firmata dal gip Claudia Misale.