ru24.pro
World News in Italian
Май
2024

Fondo amianto, mozione bypartisan approvata in Regione: «Anche il Comune di Monfalcone sia coinvolto»

0

MONFALCONE S’è mossa sul filo di un’ora l’intesa sul tema dei risarcimenti alle vittime dell’amianto uscita martedì sera dal Consiglio regionale. I lavori sono stati infatti sospesi e per 60 minuti i capigruppo di maggioranza e opposizione si sono confrontati sui fatidici decreti del 2023 che per la prima volta hanno aperto il cordone della borsa delle risorse statali (in tutto 80 milioni, 20 per annualità fino al 2026) anche alle aziende partecipate pubbliche condannate agli indennizzi, causando così la forte presa di posizione delle cinque preminenti associazioni che, a vario titolo, sul territorio si occupano degli esposti. Massimiliano Fedriga è stato il “sarto” che ha cucito su una veste bipartisan il documento finale.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) 01IPASPAD4X21003]]

Per la giunta c’erano pure gli assessori Riccardo Riccardi (Salute) e Pierpaolo Roberti (Autonomie locali). E oltre ai capigruppo, Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia) e Giuseppe Ghersinich (Lega), estensori delle due mozioni inizialmente depositate per il voto, su taluni punti divergenti e in altri fotocopia.

A tagliare il filo del dibattito dunque Fedriga che ha incollato i due opposti schieramenti sull’impegno a «proporre al Governo nazionale, per il futuro, una revisione delle norme al fine di renderle più eque possibili» e a «istituire un tavolo di concertazione tra la Regione, la società beneficiaria e le associazioni esposti amianto del Friuli Venezia Giulia, al fine di individuare il migliore utilizzo delle risorse 2023 ricercando risposte adeguate alle richieste avanzate da queste». La prima tranche di 20 milioni. Non secondario l’impegno alla richiesta di «incrementare i fondi», da legge 244/2007.

All’indomani dell’approvazione all’unanimità della mozione dalla sindaca Anna Cisint arriva la convinzione che «il tavolo di arricchirà se ci sarà anche la presenza dell’amministrazione». E «in tal senso scriveremo al presidente». Cisint però c’ha già alle calcagna l’opposizione, con la Sinistra: «Una buona notizia il testo in Regione, la cattiva è che in Consiglio non è potuto accadere altrettanto e non abbiamo qui potuto dibattere la mozione amianto perché la maggioranza ha deciso che non la si poteva discutere in tempi utili. Oggi la sindaca, candidata alle europee, va in giro per i mercati del Triveneto a incontrare le signore, mentre a Monfalcone non affrontiamo un tema importantissimo per le famiglie». «Vogliamo – ha concluso – che questi 20 milioni annui siano dati solo alle vittime e non siano presi dai fondi per la sicurezza e la formazione. Di questo bisogna parlare, non del pericolo islamizzazione».

Cisint ribatte rivendicando le interlocuzioni lontano dai riflettori e i documenti varati dal suo esecutivo, che «hanno portato al risultato» dell’altro giorno, mentre «fare caciara non serve a nulla». «A causa di Morsolin – sempre la sindaca –, che pur astenendosi ha garantito il numero legale, abbiamo avuto l’accordo transattivo, con la pietra tombale sulla possibilità del Comune di costituirsi parte civile nei processi amianto e ottenere giustizia. Dovrebbe avere la decenza di tacere su temi che sfrutta per fare politica: è insopportabile. I cittadini l’hanno ancorata al 27% e scelto qualcun altro per il governo della città».

Intanto arriva anche il commento di Bullian con il collega Diego Moretti (Pd): «Trova un primo riconoscimento il lavoro finora svolto per far modificare dei provvedimenti statali che consideriamo ingiusti e irrispettosi delle vittime. Ora spetterà al presidente Fedriga riuscire a far apportare i necessari correttivi a Parlamento e governo, oltre che orientare Fincantieri su opportune politiche che dimostrino nei fatti la responsabilità sociale d’impresa, tanto più doverosa essendo una società partecipata pubblica, che noi riteniamo, qui, beneficiaria di fondi non dovuti». Dall’azienda, ieri interpellata, silenzio.

L’Aea, con Chiara Paternoster, «apprezza l’impegno», fermo restando la necessità di sanare la «distorsione dell’assegnazione a un’azienda condannata ai ristori». Claudio Ceron (Ubaldo Spanghero), la ritiene «una prima risposta significativa alla lotta intrapresa dalle 5 associazioni, particolarmente la presenza della Regione al tavolo». Si attende ora la convocazione. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA